Cronaca

Il primo sbarco a Messina mentre il governo Meloni incassa la fiducia, 48 i minori

MESSINA – 48 minori non accompagnati e 206 uomini di nazionalità prevalentemente egiziana e siriana, con alcuni bengalesi. Nel pomeriggio di giovedì 26 ottobre è attraccata al porto di Messina, molo Norimberga, la motovedetta della Guardia di Finanza “Cimone”.

Si tratta del primo sbarco messinese mentre il governo Meloni incassa la fiducia al Senato, dopo la Camera dei deputati, con Matteo Piantedosi, tecnico di area Lega, al ministero dell’Interno e il ministro Matteo Salvini alle Infrastrutture e mobilità sostenibili, con delega sulla Guardia costiera. Vedremo questo che cosa comporterà in termini di rapporti con l’Europa e flussi migratori. Nel frattempo, Salvini tuona: “Le Ong premono sull’Italia ma la pacchia è finita”.

32 minori nei Cas di Messina

Dopo i controlli dell’Usmaf, Ufficio di sanità marittima, aerea e di frontiera, sono sbarcati i 48 minori stranieri non accompagnati e in più un minore accompagnato dallo zio. Di questi, 32 sono stati collocati nei Cas – Centri d’accoglienza straordinaria di Messina e provincia. Sette, di cui due con meno di quattordicenni, nei Centri in provincia di Agrigento e 10 collocati in provincia di Enna.
Si è reso necessario il ricovero in ospedale per accertamenti diagnostici di due migranti.

Lo scorso 15 ottobre sono arrivati invece, a Messina, 47 migranti del Bangladesh