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In Sicilia è festa: liberati i pescatori mazaresi ostaggio in Libia da 108 giorni

Più di 3 mesi e adesso la notizia a lungo attesa: i 18 pescatori di Mazara del Vallo, nelle carceri libiche dall’1 settembre sono stati liberati.

Per più di 100 giorni gli appelli dalla Sicilia si sono levati altissimi. Il premier Conte ed il ministro degli esteri Di Maio stanno raggiungendo la Libia mentre il sindaco di Mazara del Vallo conferma la buona notizia. Da inizio settembre erano trattenuti in ostaggio a Bengasi gli equipaggi di due pescherecci. In tutto 18 persone: 8 italiani, 6 tunisini, 2 indonesiani e 2 senegalesi. Per settimane le famiglie hanno presidiato a Roma in sit in i Palazzi chiedendo la liberazione degli ostaggi. Appelli ai quali si sono uniti in tanti ed è partita nelle scorse settimane anche una petizione. I pescatori tornano finalmente a casa. Resta l’amarezza per 108 giorni che potevano essere davvero evitati.

“Il miglior regalo di Natale”

“Soddisfazione e gioia per la doverosa liberazione dei 18 pescatori di Mazara del Vallo trattenuti in Libia da 108 giorni. Le istituzioni, tutte insieme, abbiamo lavorato per la soluzione di una vicenda che ha tenuto nell’angoscia le famiglie dell’intero equipaggio e la Sicilia tutta- dichiara Musumeci- Non poteva esserci miglior regalo di Natale. Questo conta di più di ogni altro discorso. Sul metodo seguito ci sarà tempo per parlarne”.

Musumeci più volte aveva sollecitato il governo nazionale a intervenire con fermezza per il rilascio degli equipaggi e dei pescherecci. Su proposta del governo Musumeci, nei giorni scorsi, il Parlamento regionale ha destinato 150 mila euro in favore delle famiglie dei pescatori e degli armatori delle due imbarcazioni fermate dai libici. Le risorse finanziarie derivano da una rimodulazione di fondi dell’assessorato regionale dell’Agricoltura, guidato da Edy Bandiera, che aggiunge: «Oggi è solo il momento per la gioia per marittimi e famiglie. Felicissimo che finalmente possono riabbracciare i loro cari e trascorrere a casa il Santo Natale».