Politica

La Cittadella della Cultura all’ex Ospedale Margherita: storia di un’incompiuta

«La “Cittadella della cultura” presso l’ex ospedale Margherita, prevista dalla legge 24/2015, si intende realizzare o rimane una delle tante intenzioni mai realizzate della città di Messina?»

Lo ha chiesto al presidente Musumeci in atto assessore ad interim per i Beni Culturali il deputato regionale messinese Franco De Domenico del Partito Democratico.

L’interrogazione prende spunto dai due diversi incendi che si sono sviluppati all’interno di un’area fatiscente dell’ex Ospedale Margherita, colpevolmente abbandonata da tempo al più assoluto degrado, e dalle dichiarazioni del soprintendente Orazio Micali.

De Domenico ricorda che l’articolo 2 della legge 24/2015, come è noto voluta dall’allora presidente dell’Ars Ardizzone, autorizza l’Assessorato ai Beni Culturali a disporre del bene in oggetto ai fini della realizzazione della “cittadella della cultura”.

«Ad oggi, tuttavia, dopo quatto anni, si è fatto poco o nulla: il trasferimento della sede della soprintendenza presso il padiglione 10 dell’ex ospedale Margherita, non si concluderà prima di metà anno del 2021, e ciò sarebbe attribuibile ai ritardi relativi alla fase progettazione, ancora in via di ultimazione.

Per non parlare della realizzazione di un “Polo Culturale”, che dovrebbe ospitare la Biblioteca Regionale, l’Archivio Storico e una sezione del Museo regionale, oltre agli uffici della Soprintendenza, di cui non si hanno notizie, nonostante sia stato finanziato per 42 milioni di euro nell’ambito del “Patto per la Sicilia” nel 2016. Si procederebbe con estrema lentezza, a causa di non meglio precisate difficoltà intervenute nel trasferimento della disponibilità della struttura dall’Azienda Sanitaria Provinciale all’Assessorato ai Beni Culturali, rischiando di perdere le risorse assegnate».

Per il deputato è tutto da inquadrare nella cronica incapacità della “macchina burocratica regionale” a spendere i fondi europei, come denunciato in una recente indagine realizzata e pubblicata dal Centro Studi Pio La Torre che ha messo in evidenza come, al 31 ottobre del 2018, su un totale di quasi due miliardi di euro previsti dal “Patto per la Sicilia” e dai tre “Patti per lo sviluppo” delle Città Metropolitane, i pagamenti monitorati risultano ammontare a soli 65 milioni e 779 mila euro.

«Serve una inversione di marcia per capire –se il Governo regionale intenda o meno garantire la realizzazione del progetto del “Polo Culturale” all’interno delle strutture dell’ex Ospedale Margherita e quali siano le modalità di utilizzo del compendio immobiliare» dice De Domenico. E chiede al presidente Musumeci se si intende accelerare sensibilmente l’iter di realizzazione e di spesa relativo ai progetti approvati e finanziati nell’ambito del “Patto per la Sicilia” ed evitare il rischio di restituzione delle risorse.