Economia

Lavori ex teatro in Fiera, ribaltone al Cga: l’appalto va alla Jonica

I lavori all’ex teatro in Fiera di Messina vanno affidati alla Jonica 2001, entro 45 giorni l’Autorità Portuale deve “estromettere” dal cantiere il Consorzio Stabile Progettisti e Costruttori, verificare la documentazione della Jonica e firmare il nuovo contratto con loro.

E’ un ribaltone quello deciso dal Consiglio di Giustizia Amministrativa, che accoglie praticamente in toto i rilievi mossi dalla gara dell’Autority, annullando l’aggiudicazione e tutti gli atti successivi. E dopo il ribaltone si aprono altri due fronti.

Il primo riguarda la Procura di Messina, cui il Tar ha chiesto di verificare la gara ora “incriminata” dai giudici amministrativi. Il secondo relativo ai lavori fin qui effettuati, la parziale demolizione del teatro: vanno pagati all’impresa. Da chi, su quale capitolo di bilancio, sulla scorta di quale atto, visto che l’aggiudicazione è stata annullata?

La sentenza del Cga (estensore Molinaro, presidente Taormina) è di oggi. Accogliendo il ricorso della Jonica, assistita dagli avvocati Antonio Catalioto, Fabio Cintioli e Giuseppe Lo Pinto, e respingendo nel merito quello dell’Autority, i giudici mettono nero su bianco i rilievi che la ditta seconda arrivata aveva lamentato da subito davanti al Tar.

Non è possibile aggiudicare la gara con una anomalia come quella presentata dall’aggiudicazione al Consorzio, ovvero l’importo dei lavori diverso, in sede di verifica degli atti, con quello aggiudicato in commissione. Una discordanza che la Commissione di verifica aveva giustificato calcolando in maniera diversa i costi della sicurezza sul lavoro.

Un diverso calcolo che aveva convinto il Tar in prima battuta, che con la sentenza del marzo scorso aveva detto no al ricorso della Jonica. Salvo trasmettere gli atti alla Procura. E salvo poi la stessa Autority correggere il bando, sulla scorta della sentenza del Tar.

Due circostanze, scrive oggi il Cga, che sono “prove” delle anomalie, lungi dal giustificarlo. Adesso qualcuno dovrà mettere la pezza a questo “pasticciaccio”. Intanto in Fiera i lavori sono fermi da settimane, anche perché all’inizio di maggio scorso era stata disposta la sospensiva, in attesa dell’udienza di merito, che si è conclusa col risultato di oggi.

avv Antonio Catalioto

“Si dice che le sentenze non si commentano ed è vero – chiosa l’avvocato Antonio Catalioto – infatti: dove non si ritengono corrette, si appellano. Siamo soddisfatti del risultato e ci aspettiamo che adesso l’Autority provveda con urgenza”.