Coronavirus

Lettera aperta di una giovane messinese a Cateno De Luca: “Sindaco, mi dispiace ma sei incoerente”

Di seguito pubblichiamo la lettera aperta indirizzata a Cateno De Luca da una giovane messinese che aveva appena trovato lavoro e che ora, con i provvedimenti restrittivi anti-covid del sindaco, si sente franare il terreno sotto i piedi e teme per il futuro lavorativo suo e di altri giovani come lei.

Caro sindaco De Luca,

le tue decisioni, ahimè, mi hanno davvero amareggiata. Io sono stata sempre dalla tua parte e ho creduto in te ogni qualvolta ti sei schierato dalla parte del popolo mettendoti, spesso, contro chi sta sopra di te. Ma stavolta, mi spiace, pecchi di incoerenza. Tu da “primo cittadino”, dovresti immedesimarti nei bisogni di ogni cittadino di questa tua città che ormai è messa davvero in ginocchio dal primo lockdown. Tu sei lo stesso che quando il presidente Conte voleva istituire il coprifuoco alle 18.00 ti volevi incatenare in prefettura e ti sei scagliato ferocemente contro di lui e contro il presidente Musumeci perché sapevi che tutto ciò recava un danno, quasi irreversibile, all’economia della tua Messina. Più che tua, ad oggi, la nostra Messina. Perché a noi preme il bene della nostra terra e della nostra bella città, troppo spesso denigrata e abbandonata. Abbandonata anche da te che eri il capitano che guidava questa nave bellissima che piano piano sta affondando.

La negligenza di alcuni ricadrà sul futuro dei giovani

Non è giusto far pagare un prezzo così alto a tutti noi, solo per la negligenza di alcuni cittadini! Non è giusto pagare noi le conseguenze di tutto questo. Tante attività si ritroveranno in serie difficoltà. La ristorazione piano piano sta morendo. E noi giovani, che fine faremo?! Tutto questo porterà a una riduzione di personale e riduzione di orari di lavoro, se non alla cassa integrazione. E sappiamo bene cosa significa la cassa integrazione, specie per chi ha famiglia. Noi giovani che dopo tanta fatica abbiamo trovato lavoro, ci ritroveremo nuovamente in mezzo ad una strada. E tutte le volte che qualcuno di noi andrà via, lasciando il suo cuore qui, la colpa sarà solo vostra che da padri di questa terra ci state cacciando via. Messina mia. Sicilia mia. Sei così bella ma così triste e spoglia. Rifiorirai in tutta la tua bellezza, ma forse a quel punto, per tanti di noi, sarà troppo tardi.

Maria Gualniera

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