Cultura e spettacoli

L’isola di Salina protagonista su Rai5

Il documentario di Gianfranco Anzini “Salina, isola verde” andrà in onda in prima visione domenica 11 ottobre alle 22.05 su Rai5 per la seconda stagione della serie “Di là dal fiume e tra gli alberi”.

Il programma intende raccontare i luoghi del nostro paese attraverso la voce e le suggestioni delle persone che vivono su quei territori. Grazie allo sguardo di un autore-regista e della sua voce fuori campo, ogni puntata restituisce il ‘sapore’ di un luogo circoscritto, eppure così ricco di storie, aneddoti e scorci di vita vissuta.

“Salina, isola verde” racconterà quindi l’isola e le sue storie, esplorando in modo inedito il territorio di Salina.

L’isola

Salina si distingue dalle altre isole dell’arcipelago a partire dal suo manto verde, che la rende inconfondibile. Ai toni spesso accesi delle rocce vulcaniche e ai mille colori della vegetazione, si aggiunge il blu cristallino del mare. Tutto questo crea scorci di straordinaria bellezza: una bellezza armoniosa, che avvolge e rasserena chi vive qui. Nelle diverse località dell’isola, Santa Marina di Salina, Lingua, Malfa, Pollara, Leni e Rinella, si incontrano persone che mostrano grande allegria per l’avere scelto la vita qui. Alcuni di loro ci sono nati e non hanno intenzione di andarsene. Altri vengono per trascorrere una parte rilevante dell’anno, e hanno scelto Salina per lavoro o per amore.

Le storie raccontate

Tra le storie raccontate da “Salina, isola verde” c’è quella di Antonello, che cercava lavoro lontano da Salina e invece a Roma ha incontrato l’amore. Ora con Elena accompagna i turisti con la sua barca, li porta a godere degli scenari favolosi che l’isola offre. Oppure Elsa, che ha conosciuto Vincenzo a Catania, all’accademia d’arte. Lui, della provincia di Siracusa, è diventato salinaro e ora con Elsa si dedica alle ceramiche tradizionali. La loro vita sia aziendale che familiare trascorre tra il laboratorio artigianale di Malfa e il negozio nel centro di Santa Marina. C’è poi la storia d’amore di Alessandro. Lui è di Pollara mentre sua moglie, di Kiev, si chiama Lara. Nel loro incontro ha giocato un ruolo particolare anche Massimo Troisi e il suo indimenticabile film: ‘Il postino’, girato in parte proprio a Pollara.

L’amore per l’isola

A Salina oltre agli amori tra isolani, c’è poi l’amore per l’isola. Come quello di Annamaria, raccoglitrice di capperi, mestiere che ha iniziato quando aveva sette anni. Anche Lele, vivacissima guida dall’inaspettato accento lombardo, ama Salina: ne studia incessantemente la natura, così come studia gustosissimi scherzi, ideati con grande abilità. Antonella, salinara honoris causa, da anni vive qui da marzo a novembre, e si commuove ogni volta che torna a Santa Marina da Palermo. Viene a Salina per svolgere la sua attività all’interno dell’associazione culturale Amanei. Stefano, veronese adottato dalla Sicilia, è il vice chef del prestigioso ristorante stellato di Malfa. Si aggira per l’isola innamorato perso dei sapori, dei profumi e dei panorami di cui può godere nei momenti liberi dal lavoro.

Grazie all’incontro con Bartolo Giglio e con il professor Marcello Saija, dediti alla cura del museo dell’emigrazione, Salina si rivela palcoscenico di una lunga serie di emozionanti colpi di scena storiografici. Del resto la storia è una miniera di sorprese del tutto impensabili. Compresa la vicenda della malvasia delle Lipari, un vitigno coltivato intensamente da secoli sull’isola e che ha trovato nell’infaticabile Antonino Caravaglio, produttore di vini premiati, un alfiere appassionato e di grande bravura.