Ennesima stangata per l’imprenditore Bucceri, sequestri per 500mila euro

E’ una nuova stangata al patrimonio dell’imprenditore Concetto Bucceri quella che, stamattina, la Direzione Investigativa Antimafia sta “siglando” su disposizione del Tribunale peloritano. Ancora una volta l’imprenditore, considerato vicinissimo alle famiglie mafiose “Santapaola” di Catania e quella “Barcellonese”, è finito nel mirino di un provvedimento di sequestro.

Già lo scorso 12 ottobre, la sezione operativa della Dia aveva messo sigilli a beni e conti correnti di Bucceri, detto Cricchiolo, per 800mila euro (leggi qua). Mentre qualche mese prima, il 7 luglio, il totale del sequestro disposto dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale era stato di 3milioni e mezzo (leggi qua).

Attualmente in carcere per concorso esterno in associazione mafiosa, Bucceri è ritenuto un esponente di primo rilievo della cosca “Picanello”, collegata a sua volta al clan mafioso etneo “Santapaola”. L’inchiesta coordinata dal Procuratore Capo Guido Lo Forte e dai Sostituti Vito Di Giorgio e Angelo Cavallo aveva fatto emergere la figura di Bucceri quale elemento di connessione tra le cosche di Catania e Barcellona. Era stato lo stesso collaboratore di giustizia Carmelo Bisognano a spiegare come l’imprenditore, in più occasioni, avesse favorito la sua stessa latitanza e come i loro rapporti si basassero sul reciproco aiuto nel campo delle estorsioni, nei rispettivi territori di competenza. Dalle indagini, emerse come Bucceri gestisse di fatto l’impresa Sud Service di Letojanni operante nel campo delle commesse pubbliche, finita sotto chiave proprio lo scorso luglio. (Veronica Crocitti)