Politica

Messina. Barbara Floridia nel listone di Conte, sì dall’86,54% alle parlamentarie

MESSINA – Verso le elezioni politiche del 25 settembre. La sottosegretaria messinese Barbara Floridia nel listone del leader Giuseppe Conte. Alle parlamentarie del M5S, per scegliere i candidati alla Camera e al Senato, hanno partecipato online 50.014 persone. L’86,54 dei voti espressi è stato a favore del gruppo scelto dal leader Giuseppe Conte.

Tra questi, nel listone blindato, l’ex candidata alle presidenziali regionali in Sicilia, arrivata seconda. L’adesione, in tempi di crisi del mondo Cinquestelle, alle consultazioni rappresenta comunque un segnale di risveglio e di attaccamento.

Questo era il quesito: “Approvi la proposta del presidente Conte di inserire, con criterio di priorità, nelle liste di candidati in uno o più collegi plurinominali i nominativi di cui al seguente elenco? Chiara Appendino, Federico Cafiero de Raho, Maria Domenica Castellone, Alfonso Colucci, Sergio Costa, Livio De Santoli, Barbara Floridia, Michele Gubitosa, Ettore Antonio Licheri, Stefano Patuanelli, Riccardo Ricciardi, Roberto Scarpinato, Francesco Silvestri, Alessandra Todde, Mario Turco”.

Piaccia o non piaccia, la lista blindata rientra nella logica di questa legge elettorale e per la senatrice di Messina si tratta di un riconoscimento che ne conferma il ruolo di peso nel Movimento. Per le parlamentarie, invece, l’esito delle votazioni delle proposte di autocandidatura relative ai collegi plurinominali nelle circoscrizioni di Camera e Senato sarà reso noto nei prossimi giorni.

“Il mio impegno per le nuove generazioni”

Pure presente tra gli autocandidati, così si esprimeva nei giorni scorsi Floridia su Facebook: “Grazie per questi anni insieme. Anni da portavoce che mi hanno regalato tanto, che mi sono costati anche tanta fatica e che si sono portati via anche molto della mia vita. Ho fatto del mio meglio. È ciò che posso garantirvi. E non l’ho fatto solo per voi, per i siciliani, per i cittadini in genere o per il Movimento, l’ho fatto soprattutto (ve lo confesso) per i miei alunni, passati e futuri. L’ho fatto per loro, per i giovani, per i figli che non ho, per i vostri figli perché io possa, a ottobre o fra altri 5 anni, da insegnante tornare a scuola, in classe, e guardare negli occhi i ragazzi e dire che la politica è una cosa bella. Che la politica può essere pulita. Che si può fare politica restando coerenti, che si può cambiare, un pezzettino alla volta, il mondo”.