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Messina. Ecco il progetto per eliminare l’acqua dalla Cripta del Duomo. FOTO

Tanti interventi tampone, nessuno definitivamente risolutivo. La rete idrica riesce a smaltire le acque quando le piogge non superano i 25/30 millimetri in mezz’ora. Quando si supera questa soglia l’acqua ristagna dietro l’abside del Duomo, nell’area degli scavi di largo San Giacomo e anche dentro la cripta.

Un “gioiello” che resta ancora chiuso al pubblico e che ha bisogno di importanti interventi di ristrutturazione. E’ al momento al 18esimo posto nella classifica dei “Luoghi del cuore” Fai (Fondo per l’ambiente italiano) 2020, che assegna contributi ai beni italiani “dimenticati” più votati. Qui il link per votare.

I lavori alla Cripta

In attesa di trovare i fondi necessari, l’Amam si è messa al lavoro per eliminare le residue infiltrazioni d’acqua. “La cripta è stata impermeabilizzata – spiega il presidente dell’Amam, Salvo Puccio – ma il sistema di pompaggio con cui si aspira l’acqua dall’interno e si scarica all’esterno non riesce a smaltire tutto, va potenziato”.

I lavori finalizzati ad affrontare la problematica dell’allagamento furono realizzati nel 2000, con un impegno di 4 miliardi di lire, quando la cripta si riempiva per oltre un metro d’acqua in un’ora. Non è più così ma l’acqua continua a filtrare in quantità minori e in caso di forti piogge.

Il deflusso delle acque

Ma perché l’acqua non defluisce correttamente? “Stiamo ricostruendo le linee di drenaggio verso lo sbocco a mare, quando piove la falda si alza e va a interessare i fabbricati, per prima la cripta, che è a una quota più bassa rispetto al piano stradale. La rete delle acque bianche non ce la fa a smaltire tutto, il terreno non permea e si riempie d’acqua”.

Puccio è sceso nelle gallerie per verificare i punti di scarico. “Siamo andati in sopralluogo coi tecnici dell’Autorità Portuale per concordare gli interventi. Si deve fare in modo che la falda non si alzi, servono altri drenaggi che arrivino a mare”.

Il progetto da 7 milioni per la rete idrica

Dopo il nubifragio dello scorso 8 agosto, l’Amam ha presentato una serie di progetti, tra cui quello di ristrutturazione della rete idrica, da 7 milioni. La Regione ha nominato commissario per gli interventi Leonardo Santoro e ha promesso 60 milioni per i Comuni di Messina, Barcellona, Castroreale, Terme Vigliatore e Rodì Milici.

L’intesa con l’Autorità Portuale

“Insieme all’Autorità Portuale, che si è messa a disposizione – conclude Puccio -, dobbiamo definire i punti di sbocco a mare, probabilmente devono essere allargati, oltre a liberare quelli parzialmente occlusi. Così si potrà finalmente eliminare del tutto l’acqua nella parte sottostante al Duomo e ripristinare il normale deflusso delle acque”.