Politica

Messina. Il sindaco De Luca pronto a rimuovere dalle spiagge i relitti di barche

Potrebbe essere finalmente arrivata ad una svolta l’annosa vicenda dei relitti di barche abbandonate nelle spiagge cittadine, insieme al loro contorno di attrezzature ormai inutilizzabili. Nei giorni scorsi il sindaco Cateno De Luca ha, infatti, emanato l’avviso alla cittadinanza anticipato dall’assessore alle Politiche del Mare, Dafne Musolino, quando è stata pubblicata l’ordinanza che regolamenta l’uso dei litorali.

Via dalle spiagge le barche inutilizzabili

Nel documento il primo cittadino dispone la rimozione ed il successivo smaltimento di tutto ciò che, giacente sugli arenili, possa essere assimilato ad un rifiuto, con particolare riferimento a: imbarcazioni, strutture ricettive per attrezzi e/o persone, apparecchiature, o parti di esse, che versino in evidente stato di deterioramento, che ne precluda qualunque tipo di utilizzo. Ciò al fine di garantire il rispetto delle norme igienico-sanitarie e il decoro urbano lungo i litorali nord e sud della città.

Messinaservizi effettuerà le bonifiche

Dovrebbe trovare, così, rimedio l’assurda situazione che, ad esempio, abbiamo trovato e documentato nella spiaggia del Ringo, divenuta un cimitero di barche, carrelli ormai arrugginiti e verricelli in disuso. Una situazione scandalosa che purtroppo non è raro osservare in diverse spiagge cittadine.
Le attese azioni di bonifica saranno affidate a Messinaservizi . Il suo presidente, Pippo Lombardo, dichiara che la società di gestione dei rifiuti è pronta ad entrare in azione. Posto che la stagione balneare è in pieno svolgimento, è lecito attendersi che non si manifestino i soliti intoppi burocratici e si possa procedere con la necessaria tempestività.

Per le barche funzionanti lasciate in spiaggia ancora lontana la sistemazione

Bisogna, poi, pervenire presto alla regolarizzazione delle barche ancora in funzione che occupano senza concessione il demanio marittimo. Ricordiamo che l’articolo 1161 del Codice della Navigazione è molto severo sull’argomento e così recita: “Chiunque arbitrariamente occupa uno spazio del demanio marittimo o aeronautico o delle zone portuali della navigazione interna, ne impedisce l’uso pubblico o vi fa innovazioni non autorizzate, ovvero non osserva i vincoli cui è assoggettata la proprietà privata nelle zone prossime al demanio marittimo od agli aeroporti, è punito con l’arresto fino a sei mesi o con l’ammenda fino a euro 516,00, sempre che il fatto non costituisca un più grave reato”. Sinora nessuna autorità, a nostra conoscenza, è organicamente intervenuta a far valere questa disposizione di legge. E così, in assenza di controlli ha prevalso l’irregolarità.

Dopo due anni ancora si attendono le aree di rimessaggio

In realtà da oltre due anni il comune di Messina si è dotato del registro comunale dei natanti su iniziativa dell’assessore alle politiche del mare Dafne Musolino. Per questa via la giunta De Luca intendeva ottenere un dato certo sul numero delle barche per le quali è necessario reperire aree di rimessaggio. Nel nostro reportage sulla spiaggia del Ringo abbiamo osservato poche barche dotate di codice di registrazione. Molte altre ne erano sprovviste. Inoltre ancora non risulta che siano state individuate le aree comunali di rimessaggio. Dunque, su questo fronte, gli obiettivi di sistemazione appaiono ancora lontani dall’essere raggiunti.

Utilizzare i ricoveri barche di S.Agata

Nei giorni scorsi abbiamo dato notizia dell’avviata bonifica dei ricoveri barche sotto la litoranea a S.Agata, a suo tempo trasformati in abitazioni. In quell’occasione abbiamo avanzato l’idea che, una volta terminata la pulizia, questi spazi, adeguatamente attrezzati possano tornare alla loro funzione originaria. In questo modo sarebbe possibile offrire una rapida e importante risposta all’esigenza di trovare una sistemazione adeguata per le imbarcazioni regolarizzate. Speriamo che questo spunto possa essere presto raccolto.