Politica

“Messina in comune” mette in campo Sturniolo e chiama i cittadini della “sinistra che ancora c’è”

“Siamo le anomalie di questa campagna elettorale. Non abbiamo potenti alle spalle. Questo ci rende fragili, ma liberi. Siamo i “fratelli e le sorelle senza nulla”. Siamo la sinistra che ancora c’è. Amiamo lo Stretto di Messina, la sua preservazione ambientale, e ci battiamo contro la costruzione del Ponte”.

Si riuniscono sotto il nome di “Messina in comune” e hanno chiesto all’ex consigliere comunale Gino Sturniolo “di essere il nostro candidato sindaco nella prossima campagna elettorale. Facciamo appello alla città per progettare e costruire insieme una Messina nuova, democratica, ambientalista e popolare. Chiunque non si riconosca nel centrodestra, nel centrosinistra e nei populismi venga con noi”.

“Democrazia partecipata”

“Siamo per la democrazia partecipata, per una politica in cui potersi riconoscere e sentirsi elementi fondamentali e necessari. Siamo contro la privatizzazione dei servizi pubblici. Vogliamo che i cittadini tornino a potere decidere. Rifuggiamo dai populismi e proponiamo il coinvolgimento di tutte/i nel governo della città. Difendiamo i territori dai progetti devastanti. Siamo contro la guerra e diffidiamo di coloro che in questi giorni soffiano sul fuoco. Sappiamo di non poter sopravvivere su un pianeta prosciugato da una società che non si cura di trasformare, in modo ecologico e rigenerativo, sé stessa e la sua percezione del sistema Terra”.

“Viviamo in una città che è stata usata, sfruttata, ridotta in macerie. La condizione di difficoltà finanziaria in cui il Comune versa è il frutto di decenni di malgoverno e di utilizzo della cosa pubblica per interessi privati. Sappiamo, però, che quella condizione è anche frutto delle politiche dei Governi nazionali di ogni genere e colore che hanno progressivamente ridotto i trasferimenti agli enti locali e che la scarsa capacità di riscossione risente della grave crisi economica in cui versano i nostri territori. Il nostro Comune si trova da 10 anni sul limite tra predissesto e dissesto, entrambi dispositivi che mettono a rischio i servizi pubblici locali. Senza una soluzione politica che consenta di ritornare ad un regime ordinario saranno i più poveri a pagare le conseguenze delle politiche di austerità”.

“Periferie ai margini”

“Nelle nostre periferie sempre più ai margini si consumano spesso drammi che rimarranno indelebili nelle menti dei bambini e della gente. Quello che per la classe politica è scontato per quelle famiglie è un sogno. Noi aspiriamo a fare rinascere Messina e ridare dignità e speranze ai suoi abitanti. Vogliamo mettere la parola “fine” all’arroganza della politica che utilizza il nostro territorio come oggetto inerme per gli interessi di pochi. I nostri bisogni sono utilizzati per spartizioni politiche e poco importa che a Messina abbiamo la più alta percentuale di dispersione scolastica, che i minori e le persone con disabilità siano abbandonati al loro destino in una città povera economicamente e sopraffatta dal cinismo di palazzo. Stiamo dalla parte di coloro che vengono discriminati per etnia, condizioni economico-sociali, religione, opinioni politiche, differenze di genere e orientamento sessuale. Siamo per l’accoglienza e per dare piena rappresentanza politica agli stranieri presenti in città”.

“No ad una città fantasma”

“Noi non vogliano vivere in una città fantasma. Noi vogliamo far riconoscere i nostri diritti, non vogliamo concessioni, né carità. Non abbiamo bisogno di imprenditori della politica, noi vogliamo che a decidere siano tutte/i le/i cittadine/i e per la prima volta dobbiamo essere in grado di dire no alle offerte populiste, alle regalie e alle promesse che durano il tempo della campagna elettorale e vengono puntualmente disattese dopo le elezioni. Noi vogliamo essere il cambiamento di questa città, pur nella convinzione di essere un granello di sabbia di fronte agli schieramenti politici esperti in accordi e tradimenti”.

“Con l’aiuto di tutti noi possiamo farcela, possiamo essere la svolta e portare al successo un altro progetto di vita, fatto di dignità, etica e di condivisione. Gli elementi che ci distinguono dagli altri politici sono la coerenza e la trasparenza. Certo questo lo dicono tutti, ma sono le nostre biografie e il nostro operato a dimostrarlo. Insieme possiamo provare a immaginare un futuro migliore per la nostra città”.

“Con De Luca il punto più basso”

“In questi anni a Messina abbiamo raggiunto il momento di maggiore involuzione nella vita politica, amministrativa, democratica. L’amministrazione De Luca ha delegittimato ogni forma di partecipazione che non fosse quella prona ai suoi diktat. Le più importanti forze politiche, d’altronde, sono state succubi della narrazione costruita dal sindaco attraverso le sue dirette social e lo stesso Consiglio Comunale è stato in larghissima misura subalterno all’iperattività di De Luca”.

I firmatari

Il documento riporta le firme di Clelia Marano, Antonio Mazzeo, Angela Rizzo, Gianmarco Sposito, Alfredo Crupi, Sergio Soraci, Santino Bonfiglio, Mario Midolo, Gaetano Princiotta, Ciccio Mucciardi, Ivan Calì, Marina Barbera, Francesca Fusco, Marilina Mantineo, Francesco Napoli, Alfonso Calabrese, Antonio Soldano, Elisa Lo Presti, Monia Alfieri, Gianluca Innocente, Antonio Currò, Desiree Ricca e altri.