Messina fuori dal dissesto. Sturniolo: "Fanfare e debiti. Ecco a chi andranno i soldi"

Messina fuori dal dissesto. Sturniolo: “Fanfare e debiti. Ecco a chi andranno i soldi”

Redazione

Messina fuori dal dissesto. Sturniolo: “Fanfare e debiti. Ecco a chi andranno i soldi”

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venerdì 02 Aprile 2021 - 09:08

L'ex consigliere comunale interviene dopo il via libera della Commissione al Piano di riequilibrio

Grande entusiasmo a Messina per l’approvazione da parte della Commissione per la stabilità finanziaria degli Enti Locali del Piano di Riequilibrio del Comune di Messina. Al Comune andranno 300 euro per ogni messinese con i quali pagare i creditori.

Fanfare e debiti

La notizia è stata data con squilli di fanfare anche da chi era sempre stato contrario al Piano di Riequilibrio, ma, si sa, si fa presto a cambiare opinione, quando conviene. La gioia per la notizia è tanta che qualcuno potrebbe pensare che tra qualche giorno ogni messinese troverà 300 euro sul proprio conto corrente. E invece no, semplicemente, ogni messinese avrà da oggi 300 euro di debiti in più. Sì, perché, non tutti lo dicono, quei 300 euro a testa l’Ente Locale dovrà restituirli e lo farà attraverso le misure di rientro inserite nel Piano.

A chi andranno i soldi?

E a chi andranno invece questi soldi? Solo per fare qualche esempio tra i più imponenti creditori rilevati da sempre dagli uffici di Palazzo Zanca ci sono Torno internazionale (MI), Gepco (GE), Astaldi (Roma). Una vera spinta per l’economia messinese, non c’è che dire. In compenso, tra i grandi creditori ci sono importanti studi legali messinesi. E, in generale, a fare da mattatori nel complesso meccanismo delle delibere di abbattimento del debito sono proprio gli avvocati. Insomma, la povera gente di Messina può stare tranquilla. Sono arrivati 300 euro a testa.

Giubilo di Accorinti

Nel frattempo, ci sono altre considerazioni da fare. Che Accorinti e Signorino avrebbero fatto un comunicato di giubilo per l’approvazione del Piano di Riequilibrio era scontato quanto il fatto che le lancette di un orologio rotto segnano due volte al giorno l’ora esatta. La domanda era solo quanto ci avrebbero messo. Poco, poco ci hanno messo a provare ad annoverare a sé il risultato. Come bambini che alzano il dito per dire alla maestra che avrebbero saputo rispondere anche loro, cercano di rivendicare a sè l’emendamento che ha consentito alle nuove amministrazioni di potere rimodulare il Piano di Riequilibrio. Peccato che quella operazione era già partita in campagna elettorale e come artefice ha avuto Mancuso (Forza Italia), con il sostegno di Genovese (PD) e D’Alia (Udc). Semmai dovrebbero dire che sono stati graziati per il fatto di avere mancato tutti i tempi per l’approvazione del Piano previsti dalla norma.

Il Piano approvato non è il loro

Ma tant’è. Oggi che De Luca ha realizzato ciò che loro avevano provato a fare potrebbero decidere di sostenerlo. E magari candidarsi insieme alle prossime elezioni. Hanno lo stesso progetto, a quanto pare. Qualcuno li avverta, però, che il Piano di Riequilibrio approvato non è il loro. Quello non aveva funzionato. Non funzionerà neanche questo, ma adesso De Luca sa che potrà contare sulla consulenza di Signorino.

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Un commento

  1. Che vergogna…….Ma scusate invece di “spalmare” questi soldi sui messinesi, cominciamo dalla spesa inutile del referendum per Frontemare Comune (800.000 euro) e si utilizzino questi soldi per non pesare sulle tasche dei cittadini piu poveri d’Italia…..Andiamo tutti, pacificamente, a piazza Municipio per chiedere al Comune di fare un uso più corretto dei nostri soldi.

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