MESSINA – Villa Mazzini è tornata al centro del dibattito politico. Il tema degli spazi a misura di cittadini tiene banco e i consiglieri della IV Municipalità Gianmarco Luzza, Gabriele Ferrante e Mariacristina Costanzo, presidenti delle Commissioni I, II e III, hanno presentato le loro proposte di delibera al Consiglio della stessa Municipalità, a nome di tutti e nove consiglieri. Il Consiglio ha approvato all’unanimità.
Sottolinea il consigliere Ferrante: “Abbiamo avuto il piacere di portare avanti le nostre proposte ma anche l’onore di coordinare le proposte di tutti i componenti le commissioni, quindi anche i consiglieri Buda, Cavallaro, Lauro, Migliardo e Giannetto. La proposta di delibera è frutto di un lavoro corale”.
Su Villa Mazzini sono intervenuti gli assessori Massimiliano Minutoli e Francesco Caminiti e non è mancata la dialettica politica. Su alcuni punti evidenziati dai consiglieri, dai bagni al custode, gli assessori hanno chiarito il punto di vista dell’amministrazione. Rimane, al di là delle polemiche, la rinnovata centralità di una struttura per troppi anni sacrificata.
I consiglieri, da parte loro, chiedono una maggiore attenzione per la villa. In particolare, mette in evidenza il consigliere Renato Coletta: “Risulta necessaria una messa in sicurezza dei viali esterni, tralasciando il restauro dei cinque busti storici imbrattati, la rimozione di una trentina di ceppaie (nella foto, n.d.r.) e di pericolosi manufatti in cemento presenti in tutta la villa, nonché di mattoni e pietre da bordura sparse per tutta l’area. Era evidente come i 300mila euro stanziati dalla giunta De Luca non sarebbero stati sufficienti ad una riqualificazione completa, motivo per cui l’amministrazione dovrà prendere in carico i correttivi deliberati dalla IV Municipalità il 26 ottobre, dando risposte ai cittadini sui tempi previsti per la realizzazione dei lavori attualmente dimenticati”.
L’assessore Caminiti ha ricordato a Tempostretto che l’edificio è per metà adibito ad alloggio del custode e per altra metà ai bagni e che c’è un progetto di ristrutturazione già finanziato, da 50mila euro, ribadendo però che i bagni attuali sono sì vecchi ma funzionano.
Precisa l’assessore: “Il progetto prevede la realizzazione di nuovo paretine in cemento armato per adeguarli alle norme e creare un bagno per uomini, uno per donne e uno per disabili. Sarà anche rifatto il prospetto, servono le autorizzazioni da parte di Soprintendenza, Asp e Genio Civile. S’interverrà, infine, anche sulla vasca delle tartarughe, in particolare sulla copertura e gli scalini”.
Ecco che cosa propongono i nove consiglieri.