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Messina. Parcheggi interscambio, Uil porta le carte alla Gdf

MESSINA – La Uitrasporti ha presentato un esposto al comando provinciale della Guardia di Finanza di Messina chiedendo di di verificare se le opere poste in essere per la realizzazione dei parcheggi di interscambio rispondano ai requisiti richiesti dal bando regionale. “Ovviamente – spiega il segretario generale della Uiltrasporti di Messina, Michele Barresi – l’obiettivo non è ostacolare opere o cantieri pubblici, ma chiediamo di verificare se nell’impiego di risorse pubbliche siano stati garantiti criteri di legittimità e utilità pubblica o al contrario se i 17 milioni di euro spesi per tali opere potevano essere meglio impiegati”.

Barresi: “Contrari sin da subito”

Barresi sottolinea che sin dal principio la Uil non ritiene gran parte delle opere previste realmente funzionali ad un piano parcheggi integrato con un piano di mobilità sostenibile e sinergico con il trasporto pubblico locale. “Al contrario – aggiunge il segretario – non sussistendo tali condizioni come dimostrano i malumori di queste settimane dei cittadini, delle circoscrizioni e dei commercianti, il rischio è che si sia deciso di utilizzare risorse pubbliche in maniera poco utile alla città fino in taluni casi a compromettere o ridurre la stessa viabilità cittadina”.

L’esposto alla Gdf

Nei dettagli dell’esposto, presentato congiuntamente dalla Uiltrasporti e dall’ingegnere ai trasporti Sergio Bruno, che ha collaborato col sindacato, si pone all’attenzione della Guardia di Finanza come molte delle opere oggi cantierate non si possano configurare come “nuovi parcheggi” così come richiesto nel bando regionale pubblicato su Gurs n.32 del 27 Luglio 2018 , per un importo di 17.525.000 euro e riportato nella relazione tecnica del progetto, in quanto realizzati in zone già adibite precedentemente a posteggi, alcuni dei quali con sosta a pagamento altre con sosta libera. “Di fatto – prosegue il sindacato in una nota – non si realizzerebbe un incremento degli stalli di sosta, come è facilmente rilevabile ad esempio nel parcheggio denominato “viale Europa est” dove da 116 stalli precedenti, il progetto ne prevede 100 “nuovi”, con perdita del 16% dei posti fino ad oggi disponibili e quindi il contrario dell’obiettivo del bando, finalizzato ad incrementare il numero di stalli disponibili”.
Sempre nell’esposto si evidenzia come non si profilerebbe in molte delle opere il requisito di “posteggi di interscambio” in quanto trattasi in buona parte di aree ubicate nel centro cittadino, “mentre i parcheggi di interscambio – aggiunge Uiltrasporti – per definizione, trovano realizzazione in periferia o lungo le tangenziali per ovvi motivi funzionali ed i gravi disagi che i cittadini stanno lamentando in queste settimane ne rappresentano un’ovvia conseguenza”.