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Messina. Svincolo di Giostra, ipotesi apertura a fasce orarie

Lo svincolo di Giostra potrebbe restare aperto, almeno a fasce orarie. E’ l’ipotesi al tavolo del Consorzio Autostrade Siciliane, nella cui sede, stamani, c’è stata una riunione a cui hanno partecipato l’assessore regionale alle infrastrutture e ai trasporti, Marco Falcone, la responsabile unica del procedimento, Anna Sidoti, e gli assessori comunali Salvatore Mondello e Dafne Musolino.

Prevista nuova riunione con la Prefettura e la Polizia Stradale, per un parere tecnico sulla fattibilità della proposta. Al momento il provvedimento ufficiale è di chiusura dello svincolo, a partire da sabato alle 14, ma è probabile che tutto possa saltare, come era già successo una prima volta.

Disagi per Messina nord a svincolo chiuso

La chiusura integrale dello svincolo favorirebbe il traffico autostradale ma c’è la consapevolezza che si creerebbero grossi disagi alla città di Messina, negli spostamenti da e verso la zona nord. La prima uscita utile resterebbe Boccetta, l’intasamento del viale della Libertà e del viale Regina Elena sarebbe cosa certa, così come accadeva fino a qualche anno fa, quando ancora Giostra non era fruibile.

L’ipotesi fasce orarie

Qual è l’idea? Lo svincolo di Giostra resterebbe aperto ma chiuderebbe nei periodi di maggior traffico, quindi nei fine settimana, soprattutto in quelli di esodo e controesodo, e tutti i giorni nelle prime ore della mattina, dalle 7 alle 9.

“Vogliamo evitare disagi agli utenti – dice l’assessore Falcone – ma prima di ogni decisione dobbiamo parlare col comandante della polizia stradale, per garantire la sicurezza degli utenti”. Quindi tutto rinviato a data da destinarsi, sicuramente non a partire da questo sabato.

I lavori sul viadotto Ritiro

I disagi ci saranno almeno fin quando non saranno aperte le due rampe Giostra – Annunziata, di collegamento con la galleria San Jachiddu, in previsione fra tre o quattro mesi. Ma quando, invece, finiranno i lavori sul viadotto Ritiro? “Abbiamo appena firmato una variante da 12 milioni ed evitato un contenzioso – spiega Falcone -. Si tratta di un viadotto molto complesso, in quota a 60 metri, i lavori si devono fare bene. Entro il 2021 avremo un’opera nuova, tra le più belle della Sicilia”.

(Marco Ipsale)