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Miss Italia 2020. La finalista Miss Calabria è reggina e sogna gli Uffizi. INTERVISTA

Ha 18 anni, è bella come il sole del sud e ha il pallino degli Uffizi la nuova Miss Calabria 2020 che accede di diritto alle finali per eleggere Miss Italia 2020 previste il 14 dicembre. Francesca Russo si racconta ai nostri microfoni. La sua voce è quella dell’entusiasmo, del gioco e di chi sogna un futuro brillante come direttrice di Museo.

Mi ha spinta mia madre, io non ho pensato di essere bellissima e devo dirti che all’inizio quando ho visto che davvero mi aveva iscritto alle selezioni un po’ mi sono arrabbiata. Invece aveva visto giusto, ha creduto in me e oggi sono felice entusiasta per questa nuova avventura che vivo come un bellissimo gioco e in cui spero di divertirmi ancora”. Lo dice sorridendo Francesca, lo racconta con quell’entusiasmo e quella voglia di vivere che spesso lamentiamo di non ritrovare più tra i giovani.

Ci spieghi come sono state le selezioni in questo momento cosi critico?

Si è svolto tutto on line, abbiamo realizzato un video e ho superato due selezioni. La notizia della mia vittoria è arrivata per telefono direttamente dall’organizzatrice delle selezioni Calabresi, Linda Suriano. E’ inutile dire che ho iniziato a tremare e che mi sembrava uno scherzo. Ho sempre cercato di essere considerata per le mie “idee di donna”, per la mia intelligenza, per l’apporto che potrei dare al futuro della nostra società. Ho capito però che essere apprezzate anche per la bellezza è un valore aggiunto.

Francesca, sei giovanissima. Cosa ti aspetti dal futuro e per cosa stai lavorando?

I miei progetti sono chiari fin da bambina. Finita la scuola mi sono iscritta nella facoltà di Economia e gestione dei beni culturali e dello spettacolo all’Università Cattolica di Milano. Adoro cantare, ma sogno di entrare nel mondo dell’arte e della cultura con un ruolo diverso. Il mio sogno è quello di di dirigere un Museo. L’arte rinascimentale mi affascina profondamente. Se dovessi scegliere punterei al massimo: gli Uffizi di Firenze. Voglio lavorare e lavorerò per i miei sogni, per la mia città che amo e che è culla della Magna Grecia.