Politica

Polizia municipale. Il Consiglio vota “no” alla riconferma di Blasco, una scelta discutibile

MESSINA – “Il comandante Stefano Blasco ha fatto un ottimo lavoro e merita la riconferma”. Il gruppo di Ora Sicilia presenta un atto d’indirizzo, auspicando che la guida della polizia municipale rimanga nelle mani di chi la dirige da un anno, nei giorni in cui sta per scadere l’incarico (data ultima 30 aprile). Tuttavia, la maggioranza, con 10 contrari, vota contro. Nove, tutti dell’opposizione, i favorevoli, 13 gli assenti (compresi alcuni consiglieri che avevano firmato la proposta in precedenza, come Centofanti, Buonocuore e Villari). E il giudizio che emerge è quello di un orientamento negativo nei confronti del comandante. Premesso che potrebbe essere stato un errore inserire Blasco nel calderone delle contrapposizioni politiche, la conseguenza inevitabile è pensare che il comandante dovrà dire addio a Messina. Una scelta che, analizzando la situazione attuale, alla luce di questo primo anno d’attività, appare discutibile.

I risultati positivi del primo anno con il comandante

Ma quali sono le motivazioni alla base dell’eventuale scelta dell’amministrazione Basile? Non si comprendono e chi scrive auspica che il voto contrario della maggioranza, che non rappresenta ufficialmente una bocciatura di Blasco ma un invito a procedere a un concorso pubblico, sia stata solo una risposta politica a un atto d’indirizzo considerato inopportuno. E non l’anticipazione di una scelta imminente. Un comandante della polizia municipale va tenuto fuori dalle diatribe degli schieramenti e, in questo anno, Blasco ha lavorato oggettivamente bene, i risultati sono evidenti, in un contesto difficilissimo.

Un merito, quello di una maggiore attenzione al rispetto delle regole, dall’occupazione abusiva degli stalli per disabili ai posteggi in tripla fila, che s’accompagna a una gestione incisiva di eventi ed emergenze. E ancora, vanno ricordati l’intersificarsi dell’azione di tutela ambientale, con la tolleranza zero nei confronti delle discariche abusive e a cielo aperto, e il supporto quotidiano alle attività di Messina Servizi e delle altre partecipate. Meriti che il comandante, impegnato pure in un significativo sforzo di riorganizzazione, in attesa dell’arrivo di nuove leve in un organico sottodimensionato, condivide con tutto il gruppo di lavoro: il responsabile della polizia specialistica e ambientale commissario Giovanni Giardina e, per l’attività di controllo sul territorio, la sezione ambientale, coordinata dagli ispettori Cosimo Petitto e Giacomo Visalli. Fanno parte della squadra gli agenti Donato, Gullifa, Gullotta, La Cava, La Fauci, Leonardi, Luca, Marzo, Morale, Ricali e gli assistenti capo De Luca, Giordano, Irrera, Mantarro, Sturniolo, Tumore, Zuccaro.

Se i miglioramenti ci sono stati, come questo giornale ha raccontato, non risparmiando critiche quando era il caso, non si possono omettere i meriti dell’amministrazione comunale stessa, del sindaco Basile e del vicesindaco Mondello, con il loro indirizzo politico. Intendiamoci, non stiamo dicendo che tutto va bene e che Messina sia diventata un paradiso in terra. E non l’inferno quotidiano di auto e moto senza regole che a volte si materializza in diverse ore del giorno. Tuttavia, dato che il comandante ha avviato le premesse per migliorare la situazione, con azioni e risultati concreti, perché bloccare questo processo virtuoso e ricominciare tutto daccapo?

Una città da rifondare nel rapporto tra cittadini e istituzioni

Forte della sua esperienza di un anno, il palermitano Blasco, nominato dal commissario straordinario Santoro nel post De Luca, ha i requisiti giusti per portare a compimento gli obiettivi di una città da rifondare nel nome di nuovo rapporto tra cittadini e istituzioni. Qui a Messina non tutto è da rifare, nella polizia municipale, e il sindaco potrebbe fare una scelta coerente con i messaggi civici che in questo periodo ha voluto lanciare. Venendo da fuori, Blasco ha potuto “studiare” questa città dall’esterno e forse ha potuto coglierne pure le potenzialità spesso ignorate da noi messinesi, chissà.

In ogni caso, nessun soggetto, dal comandante al sindaco, ha bisogno di “difese d’ufficio” o di esaltazioni a priori. Come testata, riceviamo ogni giorno segnalazioni sulle ferite inferte al territorio e continueremo a raccontare Messina e le sue contraddizioni. Con unico obiettivo la crescita di una realtà complessa, ostica, ma che merita una progettazione e una cura costanti per invertire la rotta.