“Il progetto del ponte sullo Stretto è sbagliato, anacronistico, dannoso e dispendioso. Abbiamo deciso di firmare insieme un esposto, per vederci chiaro, sono stati negati dei diritti a noi che siamo parlamentari dell’opposizione”. Lo ha affermato la segretaria del Partito democratico, Elly Schlein, in conferenza stampa a Roma con i leader dell’Alleanza Verdi e Sinistra (Avs) Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli.
Ha affermato Bonelli: “L’esposto presentato in Procura muove dall’impossibilità di accedere, da parte dei parlamentari, a documenti fondamentali per capire l’entità del progetto. Documenti che il governo e la società Ponte sullo stretto non hanno reso pubblici. La relazione sul progetto è stata negata ai parlamentari, adducendo che sono riservati e segreti, eppure impegnano lo Stato per 14,6 miliardi di euro”.
”Bisogna fermare questa opera pericolosa e sbagliata che sta sottraendo risorse ad alcune urgenze nelle stesse regioni”., ha aggiunto la segretaria dem Schlein. E ancora: ”È lo stesso film del Pnnr. Il governo sottrae risorse fondamentali. Per ragioni politiche sceglie di fare un danno alle stesse regioni. Siamo contenti di aver aderito a questa iniziativa, determinati ad andare avanti per fermare questa opera dannosa”.
Già in passato Bonelli aveva annunciato un’azione legale contro la società “Stretto di Messina, che ci nasconde il progetto”. Da qui la replica dell’amministratore delegato Pietro Ciucci: ”Abbiamo spiegato quale sia il percorso previsto dalla legge. L’aggiornamento pubblico avverrà una volta che lo studio sarà completato”.
Ai tre esponenti politici replica il Comitato “Ponte subito”: “Anacronistici e dannosi siete voi. E al Sud non vi crede più nessuno. Con la conferenza stampa di questa mattina, il Partito democratico getta la maschera e rappresenta la sua vera natura di schieramento retrivo della peggiore sinistra, contrario ad ogni tipo di sviluppo e progresso dei territori tramite gli investimenti e le infrastrutture”.
Per il Comitato, sono “parole raccapriccianti se pensiamo che ponti dello stesso identico tipo, anzi proprio ispirati all’ingegneria progettuale del ponte sullo Stretto, vengono realizzati in tutti i Paesi del mondo. Le infrastrutture non hanno mai avuto colore politico finché la sinistra italiana non ha deciso di strumentalizzarle per ideologizzare la propria battaglia, allora contro Berlusconi, oggi contro Salvini e Meloni”.