Politica

Ponte. Pd e Avs: “Un esposto per vederci chiaro”. Stretto di Messina: “Noi trasparenti”

Contro il ponte sullo Stretto. L’annuncio di Pd e Alleanza Verdi e Sinistra: “Andiamo in Procura”. La segretaria del Partito democratico, Elly Schlein, e i leader di Avs Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli hanno deciso di seguire una via giudiziaria. Al contrario, Giuseppe Conte, presidente del Movimento Cinquestelle, continuerà la battaglia politica ma non ha firmato il documento.

Ha sottolineato ieri Bonelli: “L’esposto presentato in Procura muove dall’impossibilità di accedere, da parte dei parlamentari, a documenti fondamentali per capire l’entità del progetto sul ponte sullo Stretto. Documenti che il governo e la società non hanno reso pubblici. La relazione sul progetto è stata negata ai parlamentari, adducendo che sono riservati e segreti, eppure impegnano lo Stato per 14,6 miliardi di euro”.

Schlein: “Un progetto inutile e dannoso”

Sottolinea Elly Schlein: “Il progetto del ponte sullo Stretto è sbagliato, anacronistico, dannoso e dispendioso. Bisogna fermare questa opera pericolosa e sbagliata che sta sottraendo risorse ad alcune urgenze nelle stesse regioni- È lo stesso film del Pnnr. Il governo sottrae risorse fondamentali e per ragioni politiche sceglie di fare un danno alle stesse regioni. Siamo contenti di aver aderito a questa iniziativa, determinati ad andare avanti per fermare questa opera dannosa”.

“La relazione sarà resa pubblica una volta approvata”

Da parte sua, la società Stretto di Messina fa sapere: “La relazione del progettista è nelle fasi finali di approvazione. Una volta approvata sarà resa pubblica insieme a tutti gli elaborati progettuali” (fonte Ansa). Nell’esposto, indirizzato al procuratore capo a Roma Francesco Lo Voi, gli esponenti politici reclamano una mancata trasparenza sugli atti e i progetti aggiornati dal consorzio Eurolink. Sempre nel documento, i leader citano la trasmissione “Report” e vogliono vederci chiaro su un incontro tra il ministro Salvini, l’ex ministro Pietro Lunardi e Pietro Salini, amministratore delegato di Webuild, per discutere del decreto.

Le repliche di Salvini e Germanà

A sua volta, Salvini risponde così: “ll partito dei no è senza vergogna: non vincono nelle urne e allora usano i tribunali, provando a fermare un’opera che porterà lavoro, sviluppo e crescita per Sicilia, Calabria e tutto il Paese. La sinistra se ne faccia una ragione: il Ponte si farà e sarà un vanto per tutta Italia. Avanti tutta!”.

E non manca la risposta di “Ponte e libertà”: “Non sanno più a cosa aggrapparsi e ricorrono all’ultima strada secondo loro percorribile: l’esposto alla Procura. Ancora una volta la sinistra (o quello che ne resta) cerca di ottenere dai tribunali quello che non è riuscita a raggiungere con il voto democratico degli italiani”. Così il vicecapogruppo della Lega a Palazzo Madama Nino Germanà e gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori del Comitato.

E ancora: “Questo esposto dimostra in modo chiaro, se ce ne fosse ancora bisogno, chi è per il progresso e ama la Sicilia e chi, viaggiando comodamente in Frecciarossa in Continente, obbliga i siciliani a spendere 6,5 miliardi l’anno in insularità, inquinando l’ambiente del quale si dicono paladini con aerei e navi per soli 3 km”.