Politica

Ponte: scontro nel M5S. I consiglieri comunali: il sì è un’offesa all’intelligenza

E’ scontro in casa 5Stelle sul Ponte sullo Stretto. Mentre il sottosegretario Cancelleri, a conclusione di un incontro on line con gli altri esponenti del movimento, vira sul sì al Ponte purchè accompagnata dalle altre opere integrative, i consiglieri comunali restano fermi sul no. Anzi considerano l’apertura dei vertici del partito al Ponte un affronto all’intelligenza dei messinesi.

M5S: “Serve ben altro”

I consiglieri sposano la tesi del “benaltrismo” e ricordano che le priorità (oggi come 30 anni fa) sono appunto ben altre: “dalle strade ridotte a un colabrodo alle autostrade da Terzo Mondo. In queste condizioni Messina non può permettersi di diventare prima una “città-cantiere” e poi una “città-svincolo”.Argento, Cannistrà, Fusco, Mangano evidenziano come da settimane Messina sia nel caos, tra file interminabili, continui incidenti, disagi, lavori infiniti e gallerie che aprono e chiudono a  catena.

Un’offesa all’intelligenza

Parlare del Ponte sullo Stretto, in questo momento è un affronto all’intelligenza dei messinesi, che sono stanchi di essere presi per i fondelli a intervalli regolari. Il nostro – spiegano – non è un “no” ideologico. Riteniamo che sia necessario pensare a un collegamento stabile fra le due sponde, valutando tutte le possibili varianti: l’impatto ambientale, il rischio sismico, il rapporto costi-benefici, le opere compensative (di cui stranamente non si parla) e soprattutto le conseguenze dirette e indirette su Messina”.

Mancano strade e servizi

Ma le priorità, sostengono i consiglieri pentastellati, sia di Messina che della Sicilia sono ben altre, dai servizi essenziali ai collegamenti ferroviari, alle strade, agli ospedali ed alle scuole. “Nel caso in cui anche questa volta non si farà un bel niente come giustificheremo ai nostri figli questa eterna attesa di Godot? Da più fronti – proseguono – il Ponte viene visto come una panacea per tutti i mali, come se il disastro politico, sociale e culturale che abbiamo ereditato negli ultimi decenni fosse da imputare esclusivamente alla sua assenza. I giovani vanno via per altri motivi, e continueranno ad andarsene via se non si porranno le basi per una città al passo con i tempi: moderna, inclusiva e green, con le stesse prospettive di lavoro e di crescita che offrono altre realtà”.

Prima le opere prioritarie

L’auspicio dei 5stelle è che si arrivi al più presto ad una risoluzione: se il Governo è intenzionato davvero a realizzare il Ponte, si occupi prima di tutte le opere prioritarie, che sono indispensabili nell’immediato. Se invece nuovamente l’ipotesi resterà in un cassetto, non ci saranno più scuse per la mancata messa in sicurezza e tutela del territorio. Il gruppo consiliare di Palazzo Zanca quindi resta contrario al Ponte rispetto all’inversione di rotta che si è registrata a livello regionale e nazionale del movimento. Netta ad esempio è la presa di posizione della parlamentare Angela Raffa.