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Porta a porta a Messina, Musolino: “Il Tar conferma la bontà delle scelte amministrative”

MESSINA – Gli amministratori di condomini esultano, il Comune di Messina frena gli entusiasmi. L’Assessore Dafne Musolino interviene con un comunicato per chiarire il contenuto delle ordinanze con le quali il Tar Sezione Sicilia si è pronunciato sui ricorsi proposti da un gruppo di cittadini e dall’Associazione Anaci contro l’Ordinanza Sindacale n. 122/2019 in tema di disciplina della Raccolta Differenziata nei Condomini.

Cosa dicono le ordinanze del Tar

“Entrambe le ordinanze del TAR –spiega – hanno innanzitutto ritenuto e confermato che il Sindaco aveva piena legittimazione a disciplinare la gestione della raccolta differenziata mediante ordinanza sindacale in attesa dell’approvazione del Regolamento Comunale – che è stato poi approvato dal Consiglio Comunale nella seduta del 17/6/2019. L’intero assetto del servizio della Raccolta Differenziata, come impostato dal Comune e dalla MessinaServizi, ha incassato una sostanziale approvazione dal TAR con la sola eccezione di due aspetti”.

I punti dell’ordinanza contestati

“Di fatto – continua la Musolino – il TAR ha ritenuto di sospendere l’ordinanza solo per ciò che concerne: l’obbligo per i condomini di collocare i contenitori della Raccolta Differenziata dentro le aree condominiali nel caso in non ci siano spazi adeguati, stabilendo che in tal caso i contenitori vadano ubicati esternamente all’edificio condominiale. Inoltre, sempre secondo il TAR, dovranno essere ubicati fuori dell’edificio condominiale anche i contenitori di quei Condomini che, pur disponendo di aree interne adeguate, lamentino esigenze di sicurezza per le quali non intendano consentire l’accesso agli operatori del servizio di raccolta rifiuti. Un’inerzia, che si tradurrà in un rischio per i condomini di diventare la discarica dell’intero vicinato”.

Le responsabilità del condominio

“Il Tar conferma la bontà delle scelte amministrative, ritenendo e dichiarando che anche le previsioni in tema di sanzioni per errato conferimento, con obbligo di ritirare i rifiuti e smaltirli correttamente a carico del Condominio, siano legittimi e ragionevoli”. L’organo di giustizia amministrativa si è limitato – prosegue la Musolino – a chiarire che l’unico destinatario di tali obblighi e delle conseguenti sanzioni è il Condominio e non già l’amministratore condominiale, come peraltro era stato già abbondantemente chiarito dall’amministrazione”, commenta  ancora l’assessore.

“L’unica variazione che ci sarà a seguito dei due punti sospesi è che il Condominio sarà considerato responsabile dei conferimenti errati nel cassone ubicato all’esterno, pagando le conseguenze delle condotte errate ed illecite non solo di eventuali altri condomini che non vogliano rispettare le regole sulla Raccolta Differenziata, ma anche di chiunque decida di liberarsi dei propri rifiuti”.

Per la Musolino si tratta di un “grave boomerang” che gli amministratori di condominio ometterebbero di dire “per non scatenare un malessere che ovviamente sarà evidente, proprio per le conseguenze che produrranno sugli incolpevoli condomini”.

Possibili adeguamenti

“Siamo consapevoli che i due punti specifici debbano essere impugnati a tutela dei diritti di questi cittadini che rischiano di vedere trasformato lo spazio esterno del loro Condominio in una discarica a cielo aperto. Al contempo siamo pronti ad adeguare comunque le modalità di gestione del servizio, valutando la possibilità di modificare la gestione passando ai mastelli individuali, con obbligo di esposizione e ritiro giornaliero in orari fissi ed inderogabili. Ciò consentirebbe di evitare – conclude l’assessore Musolino – che i condomini che dovrebbero collocare i contenitori all’esterno dell’edificio si trovino esposti alle conseguenze certe e dannose che abbiamo esposto innanzi”.