Politica

Metti il regolamento sbagliato in Consiglio, Calabrò: “La realtà supera la fantasia”

MESSINA – Mentre si discuteva della riforma del regolamento consiliare voluta dal presidente del Consiglio De Luca, un piccolo colpo di scena a Palazzo Zanca. A sollevare il problema delle modifiche fatte sia ad articoli del regolamento 2018 sia del regolamento 2022, a causa di un errore nel predisporre la delibera, è stato il consigliere Dario Carbone (Fratellli d’Italia), seguito dal consigliere Felice Calabrò (Partito democratico). Quest’ultimo ha osservato, in un momento di pausa del Consiglio, che “la realtà supera la fantasia e che, con queste confusioni tra vari regolamenti, la maggioranza ha superato sé stessa, andando oltre Pirandello e ogni paradosso”. RIvolgendosi al presidente Cateno De Luca, lo stesso esponente del Pd ha messo in evidenza: “Mi congratulo con lei perché in quest’aula oggi (venerdì 23 dicembre, n.d.r.) è tornata la politica. Cosa che, dopo le sue dimissioni, non sarà più possibile e, pur in totale dissenso sul mancato coinvolgimento delle opposizioni nella riforma del regolamento, le riconosco che ha fatto un discorso politico”.

In generale, dopo una serie d’osservazioni mosse da Antonella Russo e da altri consiglieri d’opposizione, in Consiglio comunale, De Luca, al suo gran ritorno a Palazzo Zanca, ritira la delibera che prevedeva la riforma. Le dimissioni sono rinviate, dunque.

Le modifiche a più regolamenti: gli errori nella presentazione

Da parte loro, le opposizioni con Calabrò e Russo (Pd), Dario Carbone (FdI), Cosimo Oteri (ora Forza Italia) e Giovanni Caruso (lista De Domenico) hanno fatto molte contestazioni al regolamento con primo firmatario De Luca. Ha sottolineato Carbone: “Una riforma che impedisce al consigliere di proporre un emendamento in aula, anche in dissenso con il proprio capogruppo, perché deve proporla solo in Commissione, se vi fa parte, va contro l’indipendenza dei consiglieri comunali”. E, per Antonella Russo, ad “essere attaccata è l’attività del consigliere comunale. Non siamo dei pigia bottone e anche sull’astensione va detto che ci sono parecchie sfumature in questa scelta, in determinati casi”.

Mentre per la maggioranza sono intervenuti il capogruppo Pippo Trischitta, capogruppo di “Con De Luca per Basile sindaco”, e il deputato regionale Alessandro De Leo, è toccato poi a un De Luca conciliante ritirare la delibera per ricominciare un “percorso condiviso con tutto il Consiglio, purché si mettano da parte i pregiudizi del passato”.

Tra le proposte della maggioranza, la modifica del quorum per cambiare il regolamento dai due terzi alla maggioranza semplice e la differenziazione tra Commissione (più dedita all’approfondimento tecnico) e Consiglio. E, nell’ipotesi di durata temporale dei lavori di Consiglio comunale o di Commissione inferiore ai 40 minuti, ai fini del riconoscimento del gettone di presenza sarà necessario essere presente per almeno i due terzi dei lavori. Ora si riparte dall’inizio.