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Riapre il Teatro Antico di Taormina. Fine del lockdown per parchi e musei in Sicilia VIDEO

In collegamento da Taormina Carmelo Caspanello (riprese di Matteo Arrigo) Il primo a superare i tornelli è stato l’assessore regionale alle Cultura, Alberto Samonà. L’esponente del governo Musumeci, questa mattina, ha voluto presenziare alla riapertura del Teatro Antico dopo la fine del lockdown. Si riparte di sicurezza (prenotazione online, misurazione della temperatura, guanti e mascherine obbligatori) ma con la voglia di riaprire l’Isola al turismo rendendo nuovamente fruibili parchi e musei. E se riparte Taormina – come ha detto il sindaco della “Perla”, Mario Bolognari – riparte tutta la Sicilia.

“Abbiamo voluto dare un messaggio ai siciliani – ha sottolineato l’assessore Samonà – la cultura riparte: da oggi fino al 7 giugno si potrà entrare nei parchi e nei musei della Regione gratuitamente. Vogliamo ringraziare così quanti hanno consentito alla nostra terra di rimanere su livelli di contagio veramente bassi. Ritorniamo ad appropriarci dei nostri gioielli, dei nostri luoghi della memoria”.

La misurazione della temperature all’assessore Samonà

“Ci tenevamo tantissimo a riaprire, sono stati mesi pesanti per tutti – ha detto Gabriella Tigano, direttrice del Parco Archeologico Naxos Taormina – Le tante prenotazioni arrivate in questi giorni ci fanno capire quanta voglia c’è, anche tra i siciliani, di visitare questo teatro unico al mondo”.

“Il turismo è partito da Taormina – ha dichiarato il sindaco Bolognari – e poi tutta la Sicilia si è incamminata su questa strada. Qui ci sono tante ragioni storiche, artistiche e culturali per avere la giusta considerazione da parte della Regione. Taormina paga un prezzo altissimo, perché lavora prevalentemente con il turismo internazionale e in questo momento non ci sono le condizioni per puntare su questo ambito, soprattutto a causa delle difficoltà nei collegamenti. Ieri sera abbiamo fatto un tavolo di concertazione con tutti gli interlocutori della città. Ciascuno deve fare la propria parte, dal Comune al più piccolo stabilimento balneare. Bisogna giocare di squadra per essere pronti a ripartire e intercettare tutte le risorse economiche che saranno messe a disposizione. Non possiamo permetterci – ha concluso Bolognari – che finiscano altrove”.