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Roccella Jonica (RC), il capo della Polizia: per i migranti, soccorsi-modello

REGGIO CALABRIA – Pronto intervento in mare, soccorso e accoglienza ai migranti? Esiste ormai «un modello collaudato, un ‘modello Paese’» che viene realizzato su questi tre versanti contestuali «in modo impeccabile». L’ha detto ieri il capo della Polizia, prefetto Lamberto Giannini, a Roccella Jonica.

Giannini era nella città della Locride teatro di continui sbarchi d’extracomunitari per l’attesa esibizione della Banda musicale della Polizia di Stato, appunto, programmata al teatro roccellese “Unità d’Italia” nel contesto della manifestazione Sicurezza ed accoglienza come espressione di gratitudine delle Istituzioni all’operosità dell’intera comunità di Roccella in relazione all’accoglienza dei migranti.

«In tema di soccorso e accoglienza, ringrazio tutti gli operatori delle forze di polizia, il sindaco di Roccella e l’intera comunità per il lavoro fin qui svolto a seguito dei tantissimi arrivi di migranti lungo la costa ionica reggina e in particolare al porto di Roccella Jonica – ha affermato tra l’altro il Capo della Polizia -. Qui a mio avviso si sta verificando un fenomeno davvero molto importante del fenomeno migratorio visti i numeri degli sbarchi che si sono verificati, lungo la sola striscia di costa della provincia reggina, nel 2020 e in modo particolare in questi ultimi sette mesi del 2021, in totale ben 83».

Una bella immagine del Paese

Ciononostante, ha fatto presente Lamberto Giannini, «quello che si sta verificando qui rappresenta davvero una bella immagine del Paese. Soccorrere, aiutare chi è in difficoltà, dare ospitalità e una speranza di una e migliore vita penso che sia il compito che noi tutti dovremmo svolgere. Tutto questo dà una importanza notevole alla nostra nazione, alla nostra Italia, uno stato che è al centro del Mediterraneo e rappresenta anche la ‘porta’ dell’Europa».

E il prefetto Giannini, nel suo intervento, ha ricordato il viceispettore Roberto Valastro – già in forza al Commissariato di Siderno – e il commissario capo Antonio Trotta – fin qui in servizio alla Questura di Catanzaro –, deceduti prematuramente nei giorni scorsi a causa d’improvvisi malori.