Tirreno

Rometta dichiara guerra ai villeggianti. Protesta su facebook: “Boicottiamola”

Si moltiplicano su facebook le proteste contro la guerra che il Comune di Rometta ha scatenato contro i vacanzieri. Anzi, contro gli “stranieri” messinesi delle seconde case e chiunque voglia andare al mare a Rometta. Dopo il primo tentativo di “schedatura” delle famiglie che trascorrono i mesi estivi al mare, è scattato il piano parcheggi a pagamento che ha scatenato proteste e polemiche. Dopo l’avvio di una petizione l’originaria ordinanza è stata in parte modificata ma le proteste restano.

I parcheggi della discordia

Vietato parcheggiare in zona mare, se non a pagamento (peraltro i parchimetri non danno il resto…..). I residenti (compresi i residenti solo in estate) possono acquistare il pass (circa 40 euro), ma in numerosi casi chi ha il pass è costretto ugualmente a posteggiare lontano oppure a dover pagare per sostare vicino casa sua, dal momento che non tutti i complessi estivi hanno abbastanza spazi esterni per consentire il parcheggio di chi vi abita. Su facebook sta nascendo un movimento di protesta da parte di chi ha deciso di disertare spiagge, negozi, e ristoranti di Rometa “Se proprio non ci volete, spenderemo i nostri soldi altrove”.

La protesta su facebook

Uno dei gruppi facebook è “I villeggianti di Rometta Marea” che ha postato: “Ci giunge notizia che stamane siano stati sequestrati ombrelloni sulla spiaggia, lasciati nottetempo dai vari villeggianti della cittadina, finalmente Rometta Marea si pone all’attenzione come comune modello in tutta la riviera tirrenica, e forse anche dell’intera isola, per l’ordine, la pulizia, l’esemplare gestione della viabilità e dei posteggi.
Subito dopo l’operazione, i villeggianti si sono dovuti recare presso i comuni limitrofi, per l’acquisto di nuovi ombrelloni, unitamente all’acquisto dei generi di prima necessità”. Oltre agli ombrelloni sono stati sequestrati persino i braccioli dei bambini. Un altro post è stato pubblicato nei giorni caldi della polemica sui parcheggi a pagamento: ” Ci auguriamo che il Comune di Rometta pubblichi i nomi e i curriculum dei nuovi posteggiatori assunti, e se ci fossero, anche gli eventuali legami di parentela con eventuali componenti dell’intera amministrazione. Il tutto per la trasparenza nei confronti dei cittadini.

Da ospitale a…..

Per decenni Rometta è diventata la meta ideale di centinaia di famiglie messinesi che ne apprezzavano le bellezze e l’ospitalità. In pochi mesi una serie di provvedimenti hanno completamente mutato il clima….. Tra i tanti post segnaliamo questo di una villeggiante che in estate abita in via Gramsci. L’area di via Gramsci peraltro è interessata da una procedura esecutiva immobiliare, pertanto il giudice del Tribunale di Messina ha concesso, su richiesta del Comune di Rometta, il comodato d’uso al Comune per realizzare un parcheggio gratuito. Attualmente invece è a pagamento. Di seguito il post della villeggiante.

“Romettaland: la legge a modo loro”

E niente, alla fine non ce l’ho fatta. Non ce l’ho fatta a non arrabbiarmi, non ce l’ho fatta a tacere. Terminate le ronde anticovid (via terra via mare e via aerea), per stanare lo straniero che entrava a Rometta e ungeva i residenti, fallito il tentativo di censimento mediante autodenuncia (sempre dello straniero che osava villeggiare a Rometta), adesso chi desidera villeggiare a Rometta o trascorrere qualche ora al mare deve pagare, il Comune o la società a cui è stata concessa la gestione di alcune zone.

40 euro per il pass

Due marche da bollo da 18 euro l’una per ottenere un pass che consente di parcheggiare a Rometta, ma non ovunque, perché se vuoi parcheggiare nelle aree in cui c’è la colonnina a pagamento, il pass non vale, devi pagare il parcheggio a ore. Due marche da bollo, una applicata sul pass e una che trattiene il Comune; non sarebbero obbligatorie ex lege, ma è un buon sistema per “fare cassa” con celerità.

Multe facili


Lo spauracchio delle multe facili e salate induce noi “abitanti non residenti, magari proprietari e paganti Imu, Tari, ecc.”, a presentarci allo sportello del Comune e richiedere il pass, facendo sforzi sovrumani per non inveire contro le malcapitate impiegate allo sportello, che nulla c’entrano ma, tant’è, con qualcuno bisognerà pur prendersela.

“Il pass non vale sotto casa mia”

Via Gramsci, questa strada che conduce al mare, con una grande area sterrata, assolata e polverosa, in cui fino a poco tempo fa era possibile lasciare l’auto. È praticamente l’unica possibilità di sosta, giacché la piazzetta che si trova un pò più giù è assolutamente insufficiente a contenere le auto degli abitanti di via Gramsci.
Stamani scopro che se lascio la macchina, pur con il mio pass nuovo di zecca, becco lo stesso la multa perché, mi spiega l’omino con la casacca gialla, “qui il pass non vale”, l’area è stata concessa in gestione a società privata. E allora mi arrabbio, certo che mi arrabbio.

Cambio spiaggia e negozi

E non riesco più a tollerare la strada franata per accedere alla spiaggia, che sembra di essere alle montagne di sabbia di San Saba e se non sei allenato quando risali vai in tachicardia; la spiaggia in stato di abbandono, con i tubi di cemento che fuoriescono dalla sabbia, ricordo di vecchi scarichi fognari. Mi arrabbio a tal punto che oggi cambio supermercato, bar e spiaggia; in fondo, Rometta può fare anche a meno dell’indotto degli stagionali, no?