sanità

Rottura dell’aorta, dodicenne operata d’urgenza alla Cardiochirurgia pediatrica di Taormina

TAORMINA. Una sinergia tra ospedali siciliani consente di salvare la vita a una dodicenne, in vacanza a Modica con la propria famiglia. Decisivo l’intervento chirurgico alla Cardiologia pediatrica di Taormina. Tutto era stato provocato dalla rottura acuta dell’aorta ascendente, che misurava oltre 8 cm, mettendo in pericolo la ragazzina. Ricoverata d’urgenza al pronto soccorso di Modica, riceveva immediatamente le cure da parte dei medici della cardiologia diretta dal dottor Guglielmo Piccione. E, identificata la lesione mediante un esame ecocardiografico, veniva disposto un esame radiologico Tac che confermava il sospetto e l’imminente pericolo di vita. Attivato immediatamente il 118, la paziente veniva trasferita in elisoccorso presso il Centro cardiologico pediatrico del Mediterraneo di Taormina, dove veniva ricoverata nella terapia intensiva guidata dal dottor Enrico Iannace.

Qui eseguita un’ulteriore valutazione da parte dei cardiologi pediatri, diretti dal dottor Paolo Guccione, e condivise le immagini col Dipartimento di Radiologia dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, la ragazzina veniva condotta in sala operatoria per un intervento complesso. Ancora più difficile dato che la stessa era già stata operata durante il primo anno di vita, per una cardiopatia congenita, in un ospedale del Nord. L’intervento chirurgico è stato eseguito dal chirurgo Sasha Agati, in collaborazione con l’aiuto chirurgo Ermanno Bellanti, l’anestesista Enrico Iannace, gli infermieri di sala Ivana Pugliatti, Cinzia Pirti, Manuela Favorito, i tecnici di circolazione extracorporea Danilo Zuccaro, Chiara Tornambè. Tutti impegnati per oltre sei ore.

L’aorta ascendente appariva completamente lesionata. Pertanto, è stato necessario sostituire la valvola aortica e l’intero tratto dell’aorta ascendente, fino all’arco aortico, con un tubo protesico e reimpianto delle coronarie, fanno sapere i medici.

La paziente si trova attualmente in terapia intensiva in respiro spontaneo e le condizioni cliniche sono stabili.