Politica

Scontri Atm-sindacati, l’opposizione vuole una commissione d’inchiesta

MESSINA – Clima rovente su Atm. Azienda e sindacati sono stati riuniti in prima e seconda commissione, con una convocazione straordinaria che il consigliere Salvatore Papa aveva anticipato settimane fa, insieme alla consigliera Margherita Milazzo. E il clima non è stato diverso dal solito, con il botta e risposta piccato tra Mariano Massaro, che ha ripercorso i seri disagi che da tempo denunciano i sindacati, e Giuseppe Campagna, presidente di Atm che ha sciorinato una lunga sequela di numeri legati a straordinari, compensi, bonus e dipendenti assunti.

Nel mezzo, la discussione con i consiglieri partecipanti alle due commissioni. E il tema centrale è stata l’istituzione di una commissione d’inchiesta per fare luce sulla vicenda, inviando anche la relazione odierna alla Procura della Repubblica. A proporre la commissione sono Felice Calabrò e Dario Carbone. Pd, Fratelli d’Italia Ora Sicilia potrebbero unire gli sforzi e preparare una delibera con cui proporne l’istituzione: serviranno i due quinti di voti favorevoli all’interno del Consiglio.

Poi il passaggio sulla Procura. Duro l’affondo di Libero Gioveni, capogruppo di FdI, che ha parlato di inviare tutto alla Procura e si è scontrato con il vice presidente del Consiglio comunale, Nello Pergolizzi. Quest’ultimo, infatti, ha provocatoriamente chiesto ai colleghi di presentare vere denunce nel caso in cui “abbiamo verificato questi illeciti” e di non “lavarsene le mani”. Lui, dal canto suo, non lo fa perché “sono convinto che l’Atm stia agendo in piena legittimità”.

Ma non è finita. La consigliera Antonella Russo ha poi invocato le dimissioni di Campagna, nel caso in cui questi illeciti siano veri: “Se tutto questo è vero, lei presidente si deve dimettere. L’azienda non è sua, ma del Comune di Messina, dei contribuenti e dei cittadini. Se sono vere anche solo in parte si deve dimettere”. Il clima resta tutt’altro che sereno.

Campagna, dopo oltre due ore di lavori, dà poi vita a un lungo intervento condito anche da attacchi a quei lavoratori che “hanno atteggiamenti non idonei rispetto a chi fa il proprio lavoro. È giusto premiare chi lavora anche agli occhi degli altri: sono presente, faccio il mio lavoro e vengo premiato se me lo merito”. E a rispondere è Michele Barresi di Uiltrasporti, che tra l’altro chiede al presidente di “non gettare m… sui dipendenti”. Una discussione accesa, durata oltre tre ore, e che accende ulteriormente i riflettori su una vicenda da chiarire fino in fondo, per il bene non soltanto dell’azienda ma dell’intera città che esige un servizio sempre migliore.