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Seaflight, il Comune di Messina accelera per la demolizione

MESSINA – Strutture in ferro arrugginite, ammalorate e pericolanti, rifiuti, erbacce e pericolo incendi. Il sindaco Cateno De Luca era andato in sopralluogo all’area ex Seaflight, a Capo Peloro, e subito dopo, il 12 agosto, aveva emesso un’ordinanza con la quale intimava l’ente proprietario, cioè la Regione, alla demolizione, la messa in sicurezza e la bonifica entro trenta giorni.

Il mese è passato, la Regione non si è mossa, ecco che lo fa il Comune, concordando gli interventi col Demanio regionale. “I costi – precisa l’assessore all’ambiente, Dafne Musolino – saranno anticipati dal Comune ma poi verranno rimborsati dalla Regione, che ha espresso apprezzamento per l’azione”.

Lo scorso 17 settembre, “considerato che il manufatto ricade in area sottoposta a vincolo paesaggistico, il Dipartimento si è premurato di chiedere alla Sovrintendenza di trasmettere ogni documento riguardante il sito”. Il 20 settembre, invece, è stato pubblicato un atto di interpello al personale comunale per “l’affidamento dell’incarico di responsabile unico del procedimento per la messa in sicurezza, bonifica e rimozione dei rifiuti”. Si occuperà di svolgere le procedure di affidamento ed esecuzione incarico e di vigilare.

Una meritevole accelerazione, dunque, dopo anni di immobilismo. In realtà alla Regione erano stati presentati dei progetti di recupero e c’era anche una gara, non ancora aggiudicata definitivamente, per sceglierne uno. Il sindaco De Luca, invece, aveva avanzato l’idea di realizzare un parcheggio fronte spiaggia.

Ma perché a Messina non si pensa a valorizzare i panorami com’è stato fatto, ad esempio, con l’arena dello Stretto, di Reggio Calabria?