Politica

Sindaco Basile, Tempostretto non si dedica alle fake news ma è un giornale libero

MESSINA – Nella pagina ufficiale del sindaco Federico Basile, è stato pubblicato un attacco a Tempostretto. Un attacco ingiusto e fuori luogo. Ecco quanto scrive il primo cittadino, in un post dal titolo “Abbattiamo le barriere delle fake news”: “Ma un bravo giornalista non dovrebbe verificare la notizia, o per lo meno chiedere un contraddittorio per verificare l’esattezza dello stato dell’arte? La piccola Teresa, come da articolo, ha giustamente manifestato delle perplessità sui lavori di abbattimento delle barriere architettoniche che stanno interessando varie parti della città e, nello specifico, quelli del Corso Cavour. Lavori iniziati quest’anno e che, per l’appunto non sono ancora ultimati! (…) A Tempostretto, stimata testata giornalistica della città, dico che sono sempre disponibile ai chiarimenti richiesti nonostante, a volte, si faccia fatica e credere che non si cerchi lo scoop in luogo della notizia”.

La prima, inevitabile risposta è che Tempostretto potrà anche sbagliare ma ha a cuore solamente un obiettivo: l’informazione al servizio di cittadine e cittadini. Nel caso specifico, avevamo contattato un esponente dell’amministrazione che ci aveva assicurato che i lavori fossero a norma. La bravissima giornalista, a sua volta, ha verificato la notizia e chiesto lo stato dell’arte sempre all’assessore competente, che non ha accennato ad alcun raccordo.

Un attacco gratuito alla nostra testata

In più, dopo il servizio, abbiamo integralmente pubblicato la replica del direttore generale Salvo Puccio. Siamo rammaricati perché abbiamo ricevuto, malgrado la nostra costante correttezza, un attacco gratuito. Abbiamo a cuore solo l’interesse collettivo e quello di lettrici e lettori. Ma su temi come l’abbattimento delle barriere architettoniche, la giustizia sociale, la sostenibilità ambientale e il bene pubblico non faremo mai sconti a nessuno. E siamo felici d’aver appreso che i lavori, dal 15 novembre, saranno completati e finalmente accessibili alle persone in carrozzina.

In una città in cui ogni critica è una lesa maestà, essere liberi è rivoluzionario

Proprio perché abbiamo ancora una volta fornito un servizio alla cittadinanza, nel segno dell’informazione, compresa la precisazione dell’amministrazione, direttore e redazione trovano prive di senso la polemica e l’accusa.

Quando l’amministrazione farà bene, come è avvenuto, saremo i primi a evidenziarne gli aspetti positivi, sempre nel rispetto della cronaca giornalistica. Quando sarà necessario incalzarla, o evidenziarne i limiti, lo faremo. Mi rendo conto che in una città in cui ogni critica è una lesa maestà, essere indipendenti sembra rivoluzionario. Ma a noi interessa fare giornalismo. E speriamo di farlo sempre meglio. Con la schiena dritta.

Ci piace concludere con il commento al post di Teresa Cannavò: “La “piccola Teresa” ha ben chiara la situazione per fortuna, vivendo questa città con una disabilità da 17 anni, non un giorno. A me frega poco che i lavori non siano ultimati, perché se questi sono i presupposti si parte male. “Accessibilità” non prevede che la mia sedia si blocchi davanti a quelli che dovrebbero essere scivoli, o pedane. Non mi riferisco solo al corso Cavour ma anche ai nuovi scivoli di piazza Cairoli. Sono tutto comunque ma non “piccola”, meno pietismi, più voglia di fare”.