Politica

Siracusano: “Delusa per la bocciatura di Cucè ma la priorità è Croce sindaco di Messina”

MESSINA – Matilde Siracusano non si rifugia nel politichese e nella diplomazia. Sottolinea la deputata di Forza Italia e assessora designata (nella foto) della squadra di Maurizio Croce: «La scelta del mio partito di non ricandidare Lino Cucè, come presidente della III Circoscrizione, è stata da me contrastata fino all’ultimo. Ma sono rimasta in minoranza. Dato che non sono un’ipocrita – racconta la parlamentare nazionale – ho preferito evitare di partecipare alla presentazione della lista di Forza Italia a Messina. Non ero dell’umore giusto. Ero molto arrabbiata. Cucè meritava la riconferma per l’ottimo lavoro svolto. Per me questa bocciatura è stata una batosta».

“Non condivido la scelta di lasciare il partito e la coalizione”

Tuttavia, Matilde Siracusano tiene a precisare: «Comprendo lo stato d’animo di Lino Cucè. Anch’io, dopo essermi battuta fino alla fine per la sua riconferma, ho appreso dalla stampa della scelta finale. Ma non condivido la sua scelta di lasciare il partito e la coalizione di centrodestra per approdare alla lista Prima l’Italia per Basile sindaco. Rimane la mia vicinanza sul piano dell’amicizia».

Del “triumvirato di Forza Italia formato dal deputato regionale Tommaso Calderone, dalla coordinatrice provinciale Bernardette Grasso e dalla stessa Siracusano”, come lo definisce Cucè, solo la deputata nazionale avrebbe perorato, al tavolo del centrodestra, la causa del presidente uscente e vice coordinatore cittadino del partito.

“La logica della coalizione impone la mediazione tra 11 sigle”

Continua l’onorevole Siracusano: «Non possiamo fare poesia, sappiamo come vanno le cose quando c’è una coalizione e bisogna tenere conto delle esigenze e delle istanze di undici sigle. Tutte forze politiche che hanno un proprio peso specifico. Nella logica della coalizione, scelte come queste accadono. Sarebbe sciocco scandalizzarsi. Fa parte delle regole della mediazione, della normale dialettica tra partiti, e a volte si possono prendere decisioni politiche che non tutti condividono».

“In Sicilia Vera un unico verbo: quello di De Luca”

«A chi sostiene che in Sicilia Vera ci sia più libertà – risponde senza celare l’ironia – replico che lì c’è un unico verbo, quello di Cateno De Luca. Altro che la dialettica presente nelle coalizioni! Si tratta di mondi differenti, non sovrapponibili».

“Un obiettivo superiore: eleggere Croce, il miglior sindaco per Messina”

Per la parlamentare messinese, al tempo delle polemiche e delle divisioni deve subentrare il momento di rimanere uniti per un fine superiore: «Ogni sforzo deve essere proteso a far di tutto per eleggere il miglior sindaco per Messina: Maurizio Croce. Lui presenta tutte le caratteristiche – rilancia Siracusano – per far bene in un momento storico unico per la nostra città».

“Croce un pacificatore sul piano istituzionale”

Ma quali sono le caratteristiche di Croce, del “tecnico innamorato di Messina”, come si definisce, che convincono la deputata e assessora designata? «Maurizio possiede le competenze per governare Messina nel momento in cui si dovranno valorizzare le fondamentali risorse del Pnrr, Piano nazionale ripresa e resilienza. Ha già dimostrato di saper utilizzare bene i fondi a disposizione, da commissario del dissesto idrogeologico e dirigente dello Stato, e sa come gestire quest’occasione unica per il rilancio di Messina».

Evidenzia la parlamentare: «Con il suo carattere, sarà un pacificatore dal punto di vista istituzionale (il riferimento, non esplicitato, sembrerebbe allo stile irruento dell’ex sindaco Cateno De Luca, con il quale comunque Siracusano ha collaborato sul tema del risanamento, n.d.r.). Un pacificatore per Messina, senza inutili tensioni e polemiche. Anche rispetto ai partiti del centrodestra, Croce possiede le capacità di sintesi e di equilibrio. Le sue doti caratteriali sono un altro suo punto di forza».

“Sul risanamento in campagna elettorale non parlo”

Sulle polemiche in tema di risanamento, preferisce non intervenire: «Io, che mi sono battuta in Parlamento con un lavoro bestiale per risolvere il problema, ed è stata davvero una durissima battaglia, non ne posso più delle discussioni su questo argomento. Dico solo che va ringraziata la ministra per il Sud e la coesione territoriale Mara Carfagna, e non il suo predecessore (Giuseppe Provenzano, n.d.r). E va ringraziato pure l’avvocato Marcello Scurria, presidente dell’agenzia comunale Arisme, per il suo impegno infaticabile».

Secondo Siracusano, le polemiche sul risanamento «sono diventate squallide e stucchevoli. Io non farò nulla in campagna elettorale: né giri nelle baracche né dichiarazioni. Non bisogna speculare e occorre rispettare sempre la dignità di queste persone, di chi ha vissuto sulla propria pelle il problema. Abbiamo ottenuto un risultato storico per Messina, d’accordo, ma delle dichiarazioni e polemiche mi sono stancata».