Politica

Tangenziale di Messina. Da venerdì chiude l’uscita di Giostra

Ad agosto peggio che a luglio. Mezz’ora durante la settimana, un’ora o più nei weekend. La tratta Villafranca – Messina è un’odissea a causa dei lavori sul viadotto Ritiro e dell’uscita obbligatoria a Giostra.

A giugno si era pensato di chiudere lo svincolo, con conseguenti disagi per la zona nord di Messina, poi l’ipotesi dell’apertura a fasce orarie, tutto saltato.

Nuovo tavolo tecnico in Prefettura lunedì scorso, ecco un’altra idea, che sarà concreta a partire da venerdì, quindi fra tre giorni, sempre in via sperimentale e temporanea.

L’entrata dello svincolo di Giostra resta aperta ma chiude l’uscita. Da venerdì l’ultima disponibile sarà quella di Boccetta. Una volta superata, bisognerà per forza proseguire fino a Villafranca, senza poter uscire a Giostra. L’obiettivo è quello di diminuire il traffico in quell’uscita, che resta aperta, ovviamente, perché obbligatoria, per chi proviene dall’altra direzione.

Altre novità, sempre da venerdì. Doppio senso sulla carreggiata nord del viale Giostra, in corrispondenza della rotatoria dello svincolo, con corsie separate da delineatori flessibili come quelli di via Consolare Pompea. In questo modo, la rotatoria sarà dedicata esclusivamente a chi arriva da Villafranca ed esce obbligatoriamente a Giostra. Chi scende da San Michele dovrà scegliere a monte se inserirsi in tangenziale o scendere verso il viale Giostra. E sempre a monte dovrà arrivare chi viene dal viale Giostra o dalla galleria San Jachiddu per entrare in tangenziale, facendo inversione a U in corrispondenza della chiesa di San Michele.

Disagi anche in direzione opposta. Chi scende da Giostra e da San Michele verso la galleria San Jachiddu, quindi verso l’Annunziata, non potrà più farlo in modo diretto, ma dovrà scendere fino all’altra rotatoria, quella sotto il supermercato, percorrerla a 360 gradi, e risalire dal viale Giostra fino alle rampe verso la galleria, allungando così il percorso di circa 500 metri.

Una serie di disagi dovuti, oltreché ai lavori sul viadotto Ritiro, anche alla mancata apertura delle due rampe dirette tra la tangenziale e la galleria San Jachiddu. Nuova data prevista entro settembre, ma continuano a non conoscersi i dettagli sul tipo di lavori da fare e quando.