Politica

Torrente San Michele, “nessun intervento due mesi dopo gli annunci”

MESSINA – Il 3 ottobre il temporale che aveva fatto scattare l’allarme, l’ultimo di una lunga serie. Il torrente San Michele in piena aveva trascinato con sé alcune auto posteggiate all’interno e alcuni residenti erano rimasti isolati.

Due giorni dopo il sindaco Cateno De Luca si era recato in sopralluogo e aveva raccolto il grido disperato da parte degli abitanti della zona.

Per risolvere definitivamente il problema c’è da tempo un progetto da 8 milioni, che nel frattempo è diventato definitivo e prevede la realizzazione di una stradina arginale dall’altro lato del torrente, con la messa in sicurezza dell’intera zona. Ma non è ancora finanziato.

Per questo servono interventi tampone, discussi a Palazzo Zanca già nella riunione dell’8 ottobre e poi definiti dieci giorni dopo, quand’era stato annunciato che, entro un mese, sarebbe stato previsto il senso unico alternato sull’unica strada esistente, in modo da consentire regolare parcheggi e vietare totalmente l’accesso delle auto nel torrente.

E’ trascorso un mese e mezzo ma ancora nessun intervento. “Erano state prese delle decisioni che, a oggi, non sono ancora state messe in atto – dice il consigliere comunale Giandomenico La Fauci -. Gli interventi più urgenti, come la pulizia continua dei tombini, non sono stati effettuati, lasciando il rischio di un nuovo ingrossarsi del torrente in caso di forti piogge. Non serve a nulla effettuare sopralluoghi senza poi intervenire: i cittadini di San Michele attendono gli interventi in tempi brevi. Occorre modificare l’illuminazione della zona, erano state previste delle passerelle per evitare il passaggio sul torrente stesso. Interventi che, forse, hanno bisogno di maggior tempo; quello che non è accettabile resta la mancata pulizia dei tombini e la mancata riparazione delle voragini formatesi sulla strada. Proprio l’assenza dei piccoli interventi trasforma piccoli problemi in grandi emergenze. Attendiamo risposte concrete da parte dell’amministrazione”.