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Truffa alle Poste, la Cgil: “Ignorate le nostre denunce, ora si vada fino in fondo”

Dopo l’inchiesta che ha portato alla sospensione di 4 dipendenti delle Poste nel centro di Via Olimpia intervengono sulla vicenda che ha causato enormi disagi alla cittadinanza i sindacalisti della CGIL

Quanto accaduto avrebbe potuto avere un epilogo differente- spiega il Segretario SLC CGIL del Settore Poste Carmelo Stancampianose solo i vertici aziendali pro tempore di Poste Italiane, informati dai numerosi comunicati che abbiamo rilasciato nel tempo, così come dagli articoli degli organi di informazione locali, avessero assunto decisioni organizzative e gestionali adeguate, atte a scoraggiare attività che negli anni hanno condotto a questo esito”.

Rincara la dose il segretario generale Slc Cgil di Messina Antonio Di Guardo, pur evidenziando di non voler puntare il dito sui dipendenti sospesi: “Abbiamo l’obbligo di segnalare che diversi lavoratori aderenti alla nostra Organizzazione Sindacale, non ammaliati da questa modalità di gestione della corrispondenza, sono stati per anni vittime di attacchi personali da parte di coloro che, approfittando del loro ruolo gerarchico, hanno artatamente costruito in loro danno episodi che hanno fatto scaturire azioni disciplinari per costringerli al silenzio. Di questo abbiamo le prove”.

La Cgil auspica che i disservizi causati da chi gestisce il recapito a Messina, ancora oggi di attuale interesse degli organi di stampa e dei cittadini, possano finalmente essere affrontati e risolti dai responsabili aziendali di Poste Italiane; serve un cambio di passo che guardi ai servizi ed all’organizzazione, piuttosto che alle logiche che rispondono ad altri e meno nobili motivi gestionali.

Il sindacato mantiene quindi accesi i riflettori perché i casi che hanno portato alla sospensione sono in realtà inseriti in un sistema che è diventato patologico e lo sanno bene tutti i residenti……