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Unione dei Comuni Naxos-Taormina, si punta a servizio unico su randagismo

TAORMINA – Si è tenuta la seconda seduta del Consiglio dell’Unione dei comuni comprensorio Naxos-Taormina dopo l’ingresso del Comune di Taormina. Gli argomenti all’ordine del giorno prevedevano l’esame della situazione emergenziale da Covid-19, con l’annesso problema della sicurezza del territorio, e un atto di indirizzo, votato poi all’unanimità, rivolto alla giunta dei sindaci, che prevede – presumibilmente dal mese di settembre – l’adozione di un servizio in comune per la gestione del randagismo.

La discussione si è aperta con una premessa del Presidente del Consiglio Amoroso sulla situazione legata al coronavirus. Successivamente è intervenuto il consigliere Faraci che ha invitato l’assemblea ad osservare un minuto di silenzio per le vittime. Il consigliere taorminese ha poi concentrato il proprio intervento sulla necessità di porre in essere tutte le azioni necessarie ad aiutare la collettività, in particolar modo le categorie degli imprenditori e conseguentemente dei lavoratori stagionali che senza l’aiuto delle amministrazioni, della Regione e del Governo, avranno seri problemi da settembre ad aprile del prossimo anno.

Faraci ha poi lanciato la proposta di un accordo momentaneo tra le amministrazioni dell’Unione affinché quelle con un corpo di polizia locale più corposo possano aiutare le altre in difficoltà sotto questo punto di vista.
Stesso problema di sicurezza è stato rilevato anche dalla consigliera Licciardello che ha chiesto un maggior controllo del territorio, indicando inoltre nella gestione del randagismo il servizio da affidare all’Unione poiché già esitato positivamente da tutti i consigli comunali negli anni precedenti, tranne da quello taorminese che all’epoca non faceva parte dell’ente sovracomunale .

Poi gli interventi di tutti i sindaci presenti si sono concentrati sull’analisi della situazione sia sociale e soprattutto economica.
Infine, la votazione dell’atto di indirizzo sul randagismo consentirà alla giunta dei sindaci di provvedere all’istituzione di un servizio comune già dopo l’estate.