Coronavirus

Vaccini Astrazeneca Messina. Pochi timori ma file e disagi in Fiera

Il caso Astrazeneca, che pure ha visto il ritiro di alcune dosi del lotto sospeso anche a Messina, desta qualche timore ma non ha fermato i cittadini che si sono presentati regolarmente all’hub in Fiera. Qualche preoccupazione ma a prevalere è stata la speranza che la vaccinazione argini la pandemia.

Oggi disagi in Fiera

Ma se il caso AstraZeneca non ha influito sui numeri (500 le prenotazioni per oggi), invece si sono registrati disagi. Non sono mancate le segnalazioni a Tempostretto di attese più lunghe del previsto e di file. In realtà all’Ufficio emergenza covid spiegano che i disagi, ai quali si sta cercando di sopperire sin da subito, sono dovuti al primo avvio della campagna vaccinale per così dire “di massa” ma con uno dei due padiglioni che non è stato ancora attivato (lo sarà con ogni probabilità domani). Ne consegue, spiegano, che chi si era prenotato ha avuto a disposizione meno box di quelli che ci saranno invece a pieno regime.

Si sta risolvendo il problema

Mentre però la procedura all’interno del padiglione è più spedita i disagi hanno riguardato l’esterno, dove in tanti, soprattutto anziani, sono stati costretti ad attendere. Sono state sistemate sedie e gazebo della protezione civile per fare ombra ma le attese ci sono state. Molti si sono presentati anche in anticipo rispetto all’orario indicato nella prenotazione. In ogni caso l’iter esterno al padiglione ha comportato rallentamenti. Già nelle prossime ore arriveranno i “rinforzi” anche per accoglienza e supporto. Ma soprattutto l’apertura del secondo padiglione consentirà di poter smaltire la fila.

Il supporto psicologico

Fondamentale è stata anche la presenza di psicologi che hanno accolto e dato ascolto e voce a quanti, soprattutto dopo l’esplosione della vicenda Astrazeneca, sono impauriti. In fila c’erano gli over 70 (purchè senza patologie, perché in questo caso dovranno fare prenotazione come soggetti vulnerabili), ma anche gli avvocati (in Sicilia hanno ottenuto, così come i magistrati, di essere considerati tra le categorie prioritarie sebbene il governo Draghi da oggi abbia dettato priorità valide su tutto il Paese che puntano prima su anziani e soggetti fragili), gli insegnanti e le forze dell’ordine.