coronavirus

Vaccini Covid, Roma stringe sulle categorie ma in Sicilia si va avanti con la giustizia

Il nuovo piano anti covid approvato dal decreto Draghi introduce un rigoroso diktat: i vaccini vanno somministrati procedendo col criterio dell’età. In Sicilia però si va avanti anche con le vaccinazioni degli operatori del settore giustizia, magistrati e avvocati in primis, anche se l’Assessore Razza indirizza i centri vaccinali e assicura che comunque la priorità sarà assicurata agli anziani.

Insomma, al momento si andrà avanti anche con le categorie professionali che hanno ottenuto il riconoscimento di fasce a rischio. Ma soltanto fino a che i vaccini saranno disponibili per tutti. Va in questa direzione la direttiva alle Asp perché utilizzino soltanto le fiale giacenti per le vaccinazioni delle categorie a rischio, ulteriori rispetto agli over 80 e 70 e scuola.

All’annuncio del decreto Draghi la Regione ha infatti assicurato che si sarebbe adeguata anche allo stretto sulle vaccinazioni alle categorie professionali. E questo ha confermato lo stesso Razza, mercoledì scorso ai nostri microfoni, durante l’inaugurazione dell’hub vaccinale nei padiglioni dell’ex Fiera di Messina.

“Non amo i populismi di alcun genere in tema di emergenze sanitarie – ha detto Razza – men che mai in questo delicato momento. La programmazione dei criteri di somministrazione dei vaccini è determinata e sarà determinata dalla disponibilità delle quantità di vaccini stessi. Resta fermo che la priorità sarà assicurare la vaccinazione in base al criterio dell’età”.

Proprio mercoledì scorso all’hub fieristico hanno preso il via le vaccinazioni dei magistrati e degli avvocati che li avevano richiesti, andate avanti anche nei giorni successivi al ritmo di un centinaio al giorno, per categoria. E tra gli avvocati non sono mancate le proteste.