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VIDEO Il coronavirus scuote la Riviera jonica. Immagini e testimonianze del primo giorno di zona rossa

Cala il sipario sulla prima giornata da zona rossa nazionale a causa del coronavirus. Per la riviera jonica è stata una giornata inedita sotto tutti i punti di vista. Surreale per molti versi. Code e ingressi centellinati al supermercato e in banca. Bar rigorosamente chiusi alle 18 in punto. Abbiamo seguito in diretta il tramonto del primo giorno di zona rossa a Furci Siculo. I più hanno recepito l’invito di rimanere a casa ed uscire solo in caso di necessità. In piazza pochi anziani, a “distanza” l’uno dall’altro. Lungo la Statale il transito di auto è quasi costante ma decisamente meno intenso degli altri giorni.

Il bar più rinomato che sorge sulla Centrale via IV Novembre abbassa le saracinesche con puntualità svizzera. Gianni, il titolare, è perentorio: “Sembra di essere in guerra. Sto pensando di chiudere per due o tre settimane. Non ha senso rimanere aperti”. Qualcuno già ha chiuso i battenti. Qualche altro lo farà a partire da domani.

Sono tanti i negozi che rimarranno con le saracinesche abbassate nel comprensorio jonico, compresa Taormina, la capitale siciliana del turismo. Oggi il sindaco della Pelra dello Jonio ha fatto precise raccomandazioni ai suoi concittadini attraverso una diretta facebook. La salute prima di tutto, ribadiscono le istituzioni. A S. Teresa di Riva il Comune ha disposto controlli serrati nei market, nei bar e nei negozi di ogni genere. Contro il virus non c’è più tempo da perdere. (Carmelo Caspanello)