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A Messina nasce Benefit 2.0, negozio solidale che aiuta l’ambiente e le famiglie bisognose VIDEO

Servizio di Silvia De Domenico

MESSINA – Per anni il progetto Benefit è stato itinerante. Prima un piccolo negozio di appena 70 mq, poi un’altra sistemazione provvisoria. Oggi finalmente la solidarietà ha trovato casa: un capannone in via San Cosimo di 1.200 mq. L’inaugurazione del nuovo Benefit 2.0 è stata possibile grazie alla generosità di Marcello, uno storico donatore e alla tenacia dell’ideatrice del progetto Cristina Puglisi Rossitto.

Dal primo negozio del 2017 alla versione 2.0

“Chi si ferma è perduto”, ci racconta la presidente dell’associazione “Invisibili Onlus”. “Io ci ho sempre creduto, anche quando dovevamo lasciare la nostra ultima sede e non sapevamo dove andare”. Un lavoro che va avanti dal 2017, data in cui è stato inaugurato il primo negozio fisico. Da allora al fianco di Cristina ci sono delle volontarie che alle 7 del mattino sono già all’opera. Oltre al sostegno del marito e dei figli adolescenti, anche ideatori del progetto Gimago e tanti altri giovani volontari.

Solidarietà e attenzione all’ambiente

Quello che raccontiamo oggi è il nuovo negozio solidale che aiuta le famiglie messinesi bisognose, le stesse che l’associazione segue ormai da anni, alle quali purtroppo ogni anno se ne aggiungono di nuove. Ma è una storia che parla non solo di solidarietà, qui entra in gioco l’ecosostenibilità, la transizione ecologica e l’educazione ambientale. Nel grande capannone, infatti, c’è una zona interamente dedicata alle famiglie che possono scegliere e portare a casa gratuitamente capi d’abbigliamento. Un vero e proprio negozio suddiviso in reparti uomo, donna e bambino. Ma poi c’è tutta un’area dedicata allo smistamento di abiti di prima, seconda e terza scelta. Destinati ai nuovi negozi esteri di Benefit e al riciclo. Tutto suddiviso per categoria in cassonetti donati da Messina Servizi Bene Comune, che è diventata partner del progetto.

Benefit aprirà dei punti in Kenya e a Kiev

Con grande soddisfazione Cristina ci racconta come la sua creatura prossimamente troverà casa in Kenya e in autunno a Kiev, proprio dove adesso c’è più bisogno di questi beni di prima necessità.

Camera di Commercio al suo fianco

Il progetto 2.0 è stato presentato alla Camera di Commercio di Messina. Ecco le parole di compiacimento del presidente Ivo Blandina: “L’economia circolare è un modello di produzione e consumo che fa bene sia al pianeta che all’economia, puntando a generare ulteriore valore recuperando oggetti scartati, riducendo lo spreco e restituendo nuova vita a materiale utilizzabile. In quest’ottica, Benefit 2.0 rappresenta certamente un concreto modello di economia e di solidarietà circolare».

Assessore Calafiore: “Benefit ha educato la città al dono”

Anche l’assessore ai Servizi Sociali del Comune di Messina Alessandra Calafiore esprime il suo plauso all’attività portata avanti in questi anni. “Conosco da tempo la realtà di Benefit il cui grande merito, tra i tanti, è quello di aver saputo educare le persone al dono. Perché è facile donare, ma bisogna anche saperlo fare, imparando a donare ciò che è utile e non ciò che non ci serve più. Un messaggio che Cristina e i tanti volontari dell’associazione hanno sempre portato avanti, animati dal profondo desiderio di fare del bene. L’evoluzione del progetto che oggi si presenta è estremamente lodevole e funzionale perché persegue una doppia azione positiva, finalizzata alle persone e all’ambiente”.

“Modello virtuoso da replicare”

Il progetto è stato considerato dal ministero della Transizione ecologica un modello virtuoso da diffondere e replicare. “Benefit nasce per le famiglie messinesi”, dichiara Cristina Puglisi Rossitto. “E tale rimarrà la sua destinazione. Aiuto e sostegno restano, quindi, i punti chiave del progetto. Ma, andando avanti nel nostro percorso, è stato necessario e fondamentale prendere in considerazione anche altri aspetti, non di minore importanza, che riguardano il nostro pianeta. “Benefit 2.0” nasce per affiancare alla socialità di “Benefit” l’ecosostenibilità del nuovo format, 2.0. Il sistema dell’economia circolare è una delle soluzioni al problema inquinamento causato dal settore tessile. L’impatto della moda sull’ambiente è ormai un fatto noto: il 10% delle emissioni di anidride carbonica in atmosfera sono legate al mondo della moda, emissioni destinate ad aumentare oltre il 50% entro il 2030″.