Cronaca

Amam, Bonasera: “I messinesi hanno perso l’abitudine a pagare l’acqua” VIDEO

di Giuseppe Fontana, riprese e montaggio Silvia De Domenico

MESSINA – La presidente dell’Amam, Loredana Bonasera, ha voluto fare il punto su quanto successo nelle ultime settimane, con migliaia di raccomandate inviate a parte della cittadinanza con solleciti di pagamenti arretrati o di cambi di voltura, ma anche con qualche errore di comunicazione poi risolto. “Abbiamo voluto fare chiarezza, un punto per tutte quelle persone che si stanno preoccupando dopo queste diffide – spiega Bonasera -. Non sono altro se non diffide generate dal fermo precedente per la pandemia. Ora abbiamo ripreso le attività normali di recupero del credito. Un importo ormai importante che per un’azienda come Amam diventa fondamentale”.

Importi e modalità di pagamento

Circa 90 milioni di euro, di cui 30 imputabili a circa 3mila condomini: “Sì è questo l’importo maggiore e parliamo di una percentuale importante. Abbiamo inviato raccomandate per cifre dai 10 euro in su”. Sulle modalità di risoluzione, invece, Amam e Loredana Bonasera puntano i fari sul sito: “Abbiamo un portale in grado di dare la possibilità di accedere con Spid e visualizzare le fatture degli ultimi 5 anni, a breve anche precedenti. Si possono presentare istanze e fare le volture, si può pagare anche online con pagoPa. Questo agevola l’utente, che non deve per forza recarsi allo sportello” .

Bonasera: “L’acqua va pagata”

Ma la preoccupazione sta alla base, a quei cittadini che non pagano. “Forse hanno perso un po’ l’abitudine a pagare l’acqua – continua Bonasera – ma va pagata, come luce, gas e altre utenze. Per avere un buon servizio bisogna pagare. Abbiamo creato qualche disagio a chi è andato alla posta a ritirare l’avviso, ma il tema è che l’acqua va pagata per garantire il servizio che tutti richiedono. Non vorrei essere troppo dura per non spaventare la gente, ma tolleranza zero? Possiamo definirla così. Speriamo di recuperare nel giro di un anno, faremo di tutto per recuperarlo”.