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Messina. Amatori Basket, Accorinti e il campo libero “George Floyd” da riqualificare VIDEO

Di Giuseppe Fontana e Matteo Arrigo

MESSINA – Il campo libero “George Floyd” sarà riqualificato e restituito alla collettività. Tra vandali e intemperie, l’impianto sportivo versa in condizioni tali da non poter essere utilizzato ed è diventato un luogo in cui tanti si riuniscono per mangiare e bere, lasciando poi lì svariati chili di rifiuti.

Dai canestri alle reti: Amatori Basket pronta a riqualificare

A testimoniarlo sono le immagini. C’è un canestro (più o meno) ma manca l’altro. E proprio da qui si partirà con la riqualificazione, almeno nelle intenzioni della Amatori Basket. La società sportiva è stata protagonista, insieme al gruppo dell’ex sindaco Renato Accorinti, della creazione e poi della gestione del playground su cui tanti ragazzi di tutta la città si sono incontrati e sfidati, divertendosi gratuitamente. Ma adesso, ci spiega il team manager Marco Pistorino, bisognerà intervenire e già prima che il caso scoppiasse il club era pronto a riqualificare l’area.

Pistorino: “C’è tanta voglia di fare”

“Ringraziamo Renato con cui ci siamo incontrati in questi giorni – ci racconta Pistorino -. Magari c’è stato qualche problema di comunicazione, ma i progetti e le idee da portare avanti sono le stesse e le porteremo avanti insieme. C’è tanta voglia di fare e abbiamo iniziato a sviluppare idee che aiuterebbero la riqualificazione del campo”. Durante l’intervista il team manager ci ha raccontato di come la valorizzazione del campo libero George Floyd vada oltre la semplice sistemazione di reti e canestri. L’idea è quella di coinvolgere sempre più la cittadinanza, anche con eventi culturali o sociali.

Si attende la conferenza di Accorinti

Nei prossimi giorni, intanto, ci si attende la convocazione della conferenza annunciata dall’ex sindaco Renato Accorinti, a cui si presume parteciperà anche la Amatori Basket. Lì saranno sviluppati programmi e tappe per la riqualificazione e il rilancio del campo, da ridonare al più presto alla collettività.