Politica

Musumeci: “Non mi dimetto e non mi arrendo”. Passo di lato. Ora si attende il tavolo nazionale del centrodestra AUDIO

Ascolta la conferenza stampa del presidente della Regione Musumeci

di Carmelo Caspanello
PALERMO – “La mia non è una scelta di resa. Nella vita non mi sono mai arreso. Non mi dimetto: ho un impegno con il popolo Siciliano e fino all’ultimo giorno servirò la mia Regione e il popolo siciliano rimanendo con la schiena dritta e con lo stesso entusiasmo del primo giorno”. Esordisce così il presidente della Regione Nello Musumeci nell’attesa conferenza stampa convocata a Palazzo d’Orlèans per fare chiarezza su quanto detto nei giorni scorsi alla mostra su S. Agata a Catania: “Toglierò il disturbo”.

“Non voglio rompere il centrodestra”

Il governatore non si dimette. Fa solo un passo di lato in attesa del vertice del centrodestra convocato il giorno successivo ai ballottaggi. Solo dopo quel tavolo si capirà qualcosa in più. Musumeci inizia l’incontro con i giornalisti proiettando un video che contiene una sua dichiarazione, rilasciata un anno addietro allo Spasimo di Palermo: “Non voglio rompere il centrodestra, ma se il centrodestra dovesse dire con chiarezza che non posso essere io il candidato è chiaro che non sarei sordo e cieco. Farei tre passi indietro”. Ma governatore evidenzia che negli ultimi sei mesi risulta “vincente in tutti i sondaggi. Quindi siamo di fronte ad un paradosso. Ma questa – chiosa – è la terra dei paradossi”. Cita Sciascia e Pirandello. Poi aggiunge: “Io sono un presidente scomodo in una terra che finge di voler cambiare”. Tornando alla politica, Musumeci è tornato a parlare con la leader di Fratelli d’Italia, dopo un lungo silenzio: “Le ho detto che se il mio nome risultasse divisivo sono pronto a fare un passo di lato. Se ciò può servire a trovare un candidato che unisce. Me lo presentino. Meloni ha apprezzato”.

“Ficarra e Picone non c’entrano niente, fanno i comici…”

A chi pensa che nelle sue prese di posizione degli ultimi giorni siano stati determinanti Ficarra e Picone con le battute pungenti al Teatro Antico di Taormina sabato scorso, Musumeci replica che “i comici fanno i comici ed anzi nella circostanza hanno fatto il nostro gioco. La Regione – sottolinea –non si occupa di strade, se ne occupano il Governo nazionale e le ex Province. E in Sicilia c’è un sottosegretario alle Infrastrutture del M5S. Ed al Governo c’è il Pd…”. Più volte ribadisce che non ha alcuna intenzione di “rompere con il centrodestra”. A chi gli chiede un nome per il prossimo candidato della coalizione alle regionali risponde senza indugiare: “Musumeci”. Perentoria la replica anche a quanti sostengono che per il governatore ci sia pronto un salvacondotto: un posto al Senato o alla Camera: “Nessun compromesso”, taglia corto. E prosegue: “Non svendo la mia terra e il mio popolo per un posto al parlamento nazionale. Sono di un’altra pasta. Meloni non mi ha proposto un baratto del genere. Conosce la mia moralità. Ed io conosco la sua femezza”. I giochi, nel centrodestra, restano aperti. E la resa dei conti è rinviata.