Di Marco Olivieri, riprese e montaggio di Silvia De Domenico
“Darò ai siciliani il Ponte sullo Stretto”. Lo ha dichiarato Renato Schifani, candidato alla presidenza della Regione oggi a Messina. Arriva in ritardo, al Royal, e cerca di galvanizzare Forza Italia e la coalizione di centrodestra. Schifani promette che “il Ponte sullo Stretto si farà. Il progetto è ripartito e il nostro impegno sarà massimo. Si tratta din una realtà per la quale ci siamo sempre battuti. Il centrodestra ha sempre voluto il Ponte, al contrario del centrosinistra “.
“I miei avversari? La disoccupazione giovanile, le liste d’attesa, i viaggi della speranza, la mancanza di infrastrutture, la carenza d’investimenti che diano lavoro ai giovani e alle donne”. L’ex presidente del Senato schiva la domanda sulle provocazioni dell’avversario Cateno De Luca e cerca di puntare sui temi forti della sua campagna elettorale.
Al suo fianco, i big nazionali e regionali del partito e del centrodestra: dall’ex ministra Stefania Prestigiacomo ai parlamentari Matilde Siracusano, Tommaso Calderone, Peppe Picciolo, Nino Germanà, Luigi Genovese, Antonio Catalfamo, tra gli altri. A introdurre la coordinatrice provinciale di Forza Italia, la deputata regionale Bernardette Grasso, in una platea di dirigenti e candidati alle regionali del partito e della coalizione. Presente pure l’ex candidato a sindaco Salvatore Totaro.
I termovalorizzatori? Schifani evidenzia che “per i termovalorizzatori si è attivato in questi giorni il presidente Musumeci e sono certo che l’accelerazione non produrrà anomalie di procedure. Detto questo, io non distruggo ciò che fanno gli altri, figuriamoci il presidente Musumeci. La mia politica è quella dei termovalorizzatori. Io avevo individuato due grande aree nella Sicilia orientale e occidentale. Trovo un lavoro fatto che riguarda Gela e la Sicilia orientale ma se i bandi possono essere pubblicati, e sono in sintonia con l’Unione europea, ben vengano. L’importante è che la fretta non faccia commettere involontari errori perché determinerebbe impugnative e andremmo alle calende greche. Questo pericolo si eviterà e apprezzo il lavoro del presidente Musumeci”.