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UniMe. Limosani contro Spatari, sfida all’ultimo voto per diventare rettore VIDEO

di Marco Olivieri, riprese e montaggio di Silvia De Domenico

MESSINA – 539 contro 502 voti. Testa a testa tra Michele Limosani e Giovanna Spatari nello spoglio della prima votazione per eleggere il rettore dei prossimi sei anni all’Università di Messina: 2023-2029. Il direttore del Dipartimento di Economia avanti di 37 voti sull’ordinaria di Medicina del lavoro ma non basta per vincere al primo turno. Più lontano il costituzionalista Giovanni Moschella, con 125 preferenze, ago della bilancia nella competizione. Schede bianche 8 e schede nulle 6.

Il quorum fissato per l’elezione era pari a 677 voti e i voti espressi ieri, tra pieni e ponderati, sono stati 1180, con una partecipazione dell’87 per cento. Non essendo stato raggiunto da nessun candidato il quorum valido per l’elezione, lunedì 27 novembre, dalle 8 alle 20, si terrà la seconda votazione. Il giorno successivo, nella mattinata di martedì 28, si svolgerà lo spoglio. Per l’elezione del nuovo rettore sarà necessaria la maggioranza assoluta dei votanti. In caso contrario, venerdì 1 dicembre è in programma l’eventuale votazione di ballottaggio e basterà la maggioranza semplice.

Quella che si apre è una partita nuova, il 27 novembre. Sia l’economista Limosani, sia la professoressa Spatari, presidente della Società italiana dei medici del lavoro, si dicono espressione di una candidatura che vuole raggiungere tutti. “Non è una riproposizione dello scontro tra l’ex rettore Pietro Navarra e l’ex rettore dimissionario Salvatore Cuzzocrea”, hanno dichiarato in più occasioni.

Il sostegno di Navarra, e del suo gruppo di lavoro, a Limosani e quello dei prorettori e di chi ha sostenuto in passato Cuzzocrea a Spatari è un punto di partenza. Ma, in vista del secondo turno, entrambi i candidati mirano a mantenere le preferenze del primo turno e conquistare gli indecisi, senza rifugiarsi in schemi prefissati.

Moschella ago della bilancia e il possibile appoggio a Spatari

Un elemento decisivo potrebbe essere il ruolo dell’ex prorettore vicario Moschella. “Con il mio gruppo ci riuniremo e avremo una posizione ufficiale”, ha dichiarato subito dopo l’esito del voto, che lo ha visto terzo. L’ipotesi più concreta è quella di un’alleanza con l’ex prorettrice. Entrambi sostengono che vanno valorizzati gli elementi positivi della gestione Cuzzocrea, a parte le vicende su cui sono in corso le indagini, ma con una maggiore attenzione al dialogo e al confronto.

Limosani: “Onorato di essere stato votato al primo turno”

Per Limosani, invece, prorettore nel periodo di Navarra, mentre Moschella e Spatari lo sono stati con Cuzzocrea, “oggi ha vinto la discontinuità. Sono onorato di essere stato il più votato al primo turno e sono fiducioso di incrementare i consensi per tagliare insieme il traguardo desiderato. Una soddisfazione – come ho già avuto modo di dire – mitigata dall’astensione degli studenti: un riscontro che il nuovo rettore dovrà tenere presente, affinché si possa porre rimedio a questo scollamento. Innanzitutto oggi ha prevalso la voglia di cambiamento, quella voglia a cui ho cercato di dare voce nel mio programma e durante la mia campagna elettorale. Una tendenza che si è andata consolidando nel tempo e continuerà a farlo da qui al prossimo turno”.

L’economista Limosani, in attesa di novità dal professore Moschella sul ritiro della candidatura e l’eventuale appoggio alla professoressa Spatari, è l’unico che ha inviato una nota. E tiene a evidenziare “la spinta verso una nuova stagione in cui la polarizzazione dovrà tramutarsi in confronto aperto, non condizionato da logiche di potere, nella quale chi è alla guida dell’Ateneo torni a svolgere un ruolo di ascolto, piuttosto che di comando solitario. Guardo all’immediato futuro e alla seconda tornata elettorale con grande fiducia e, nel ribadire il mio ringraziamento a tutta la comunità accademica, auspico che anche lunedì prossimo possano prevalere gli stessi principi e valori”.

Spatari: “Porterò la mia storia al servizio dell’Università”

In precedenza, a Tempostretto, così si era pronunciata l’ordinaria di Medicina del lavoro: “Io porterò la mia storia al servizio di UniMe, se sarò eletta. Il mio percorso di prorettrice, il mio impegno nell’ambito delle politiche di genere e contro ogni discriminazione. Non posso essere identificata come emanazione di un gruppo organizzato, seppure sia lieta che in tanti mi sostengano. Valorizzerò i risultati positivi di questi anni ma con il mio stile e il mio profilo personale”.

In evidenza foto di Franco Maricchiolo per gentile concessione.