Politica

“3000 famiglie messinesi senza reddito di cittadinanza, no alla cancellazione” VIDEO

di Marco Olivieri, riprese e montaggio di Silvia De Domenico

Ai microfoni di Tempostretto il sindacalista Ivan Calì e il cittadino Samuele Sciarrone, in arte come pittore Sam Levi.

MESSINA – Un sit-in davanti alla sede dell’Inps per ribadirlo: “No alla cancellazione del reddito di cittadinanza. Sì a un reddito universale che dia a tutti eguali condizioni di partenza e rimedi alle diseguaglianze”. Sindacati di base, il Partito della rifondazione comunista e attivisti si sono riuniti oggi per dire “no” al provvedimento del governo che “aggrava le condizioni materiali di 169.000 famiglie italiane. Per di più, le novità apportate dal decreto del governo Meloni, con un farraginoso iter che non consentirà affatto l’occupabilità dei richiedenti, ci sembrano gravissime”.

E ancora: “In un territorio come quello messinese, in cui è stato ritirato il sussidio a circa 3000 famiglie e in cui il tasso di disoccupazione resta altissimo, l’abolizione, senza alcuna alternativa reale e dignitosa, significa privare migliaia di persone di un’indispensabile forma di sostentamento”.

Mentre gli organizzatori preannunciano una nuova iniziativa il 30 settembre, e anche la Cgil si mobilita, i promotori evidenziano che “le scelte del governo non solo rappresentano un errore ma contribuiranno a provocare una crisi dei consumi delle famiglie. E quindi una contrazione economica di vari settori commerciali, come quello alimentare, della cura della casa, del reparto tessile. Il reddito di cittadinanza, sino a oggi, si è posto come strumento efficace per il contrasto al lavoro nero e sottopagato e ha evitato che migliaia di persone potessero finire nelle maglie della microcriminalità”.