Emergenza reddito di cittadinanza, Calafiore: "Informazione e sostegno a chi ha bisogno" VIDEO

Emergenza reddito di cittadinanza, Calafiore: “Informazione e sostegno a chi ha bisogno” VIDEO

Marco Olivieri

Emergenza reddito di cittadinanza, Calafiore: “Informazione e sostegno a chi ha bisogno” VIDEO

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martedì 19 Settembre 2023 - 13:39

L'assessora comunale alle Politiche sociali aggiorna sui progetti per sostenere a Messina chi ha perso il sussidio

di Marco Olivieri, riprese e montaggio di Silvia De Domenico

MESSINA – Addio al reddito di cittadinanza per quasi quattromila persone. L’assessora comunale alle Politiche sociali Alessandra Calafiore, come i suoi colleghi degli altri Comuni, cerca di correre ai ripari. E, dopo l’attivazione dello sportello unico – che vede insieme Inps, Comune e Centro per l’impiego – per il contrasto alla povertà, racconta ai microfoni di Tempostretto l’impegno e i progetti a tutela di chi ha perso il sussidio.

“Ci sono le persone che possono usufruire del Supporto per la formazione e il lavoro (Sfl), con 350 euro al mese, e di sicuro la formazione e i tirocini sono fondamentali per trovare lavoro. Molti cittadini, fascia d’età sui 50-60 e con bassa scolarità, vanno indirizzati per orientarsi, senza cadere preda della burocrazia”, spiega Calafiore.

Ribadisce l’assessora: “Il reddito di cittadinanza andava riformato ma non con questa tempistica. E così sopperiamo alle carenze del governo nazionale sulle politiche sociali. Come Comune, cerchiamo di creare le condizioni per sostenere le persone in difficoltà, non limitandoci al modello assistenziale. Senza avere a disposizione un’alternativa e senza una ricognizione dell’occupabilità degli ex percettori del Rdc, la decisione governativa di togliere il reddito di cittadinanza a un numero significativo di persone farà crescere la povertà e noi stiamo lavorando per rimediare”.

Alessandra Calafiore

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Un commento

  1. Nessuno parla di migliaia di ricorsi pronti ad essere depositati contro la decisione del governo per aver abrogato il Rdc e tutti i ricorsi a spese dello stato.
    La Carta Costituzionale ancora oggi in Italia deve essere rispettata.
    Una volta approvato per toglierlo devono modificare la Carta Costituzionale.

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