Politica

Basile: “Io no ponte? Tutelo Messina, serve tempo”

Il giorno dopo la Conferenza dei servizi a Roma il sindaco tiene a fare alcune precisazioni. Il ponte sullo Stretto è sempre al centro della polemica politica e lui intende mantenere “un profilo istituzionale”. Federico Basile risponde anche alla sottosegretaria Matilde Siracusano, che ha dichiarato: “Sorprende la contrarietà dei sindaci di Messina e di Villa San Giovanni. Il ponte sullo Stretto sarà un grande attrattore di investimenti, un acceleratore per nuove infrastrutture, un volano per avere crescita e occupazione. E i primi cittadini che fanno? Nonostante siano amministratori di territori in difficoltà, si oppongono a questa grande opera”. Ed ecco la replica: “Sia chiaro, io non mi oppongo. Io faccio il sindaco, e sulla base dei pareri fondati dei miei tecnici, suggerisco delle modifiche necessarie per tutelare il territorio. Il mio è un comportamento lineare e coerente. Ieri abbiamo ascoltato per più di tre ore relazioni approfondite. Si è trattato solo di un momento iniziale ed è stato interessante. Io non dico non fate il ponte. Il mio ruolo non è questo. Dico che il progetto va adeguato ai cambiamenti che sono avvenuti in città e il mio compito è di far sì che l’impatto, dato che si tratta di un’opera invasiva, possa essere attenuato. Non si può fare il ponte così a occhi chiusi, in fretta e furia, e senza tenere conto delle esigenze della città”.

Aggiunge il sindaco: “Come già espresso nella Commissione ponte, ho voluto sottolineare con forza gli aspetti legati al documento già depositato al ministero dell’Ambiente, dove sono stati individuati elementi o criticità del territorio che oggi è diverso da ieri. Lo ribadisco: il mio ruolo impone senso di responsabilità e la tutela del territorio nella nostra città. I tempi non possono essere dettati dalla politica ma sono legati ad aspetti tecnici. Ecco perché dico che il ponte non si può fare a occhi chiusi e in 14 mesi. Serve tempo, senza operazioni spot. La città è cambiata, rispetto al progetto originario, e io non posso, ad esempio, rinunciare all’impianto di Pace, fondamentale per la differenziata. Bisogna trovare una soluzione. Immaginiamo solo cosa comporteranno i lavori in termini di traffico per la zona della Panoramica. In generale, il problema della viabilità va affrontato. Serve la metropolitana veloce Papardo-Annunziata-Messina centro e servono tanti correttivi. Altra questione delicatissima è quella degli espropri e degli indenizzi. E, non meno importante, anzi, il tema dell’impatto ambientale”.

Conclude Basile: “Il mio non è un atteggiamento ideologico ma pragmatico e da esponente delle istituzioni. I miei tecnici hanno fatto un lavoro scrupoloso. Germanà sostiene che la riserva è ormai solo un cartello? Non voglio polemizzare con il senatore ma i funzionari della Città metropolitana hanno rispettato la legge, i vincoli ambientali e paesaggistici, con osservazioni impeccabili. Io non mi oppongo ma suggerisco correzioni e revisioni necessarie”.