Cronaca

Cafè Blanco, PM: condannate i narcotrafficanti internazionali di Messina

La Procura non fa sconti e sollecita pesanti condanne per i cinque siciliani, messinesi e catanesi, coinvolti nel narco traffico internazionale con la Colombia scoperto con l’operazione Cafè Blanco.

Ieri il Giudice Monica Marino ha aperto il processo per i cinque imputati che hanno scelto il rito abbreviato ed ha ascoltato l’Accusa. I pubblici ministeri Antonella Fradà e Federica Rende hanno chiesto condanne per tutti, e in particolare: 12 anni per il messinese Antonino Di Bella e 8 anni e 4 mesi per la compagna Tindara Bonsignore. La coppia era diventata garante di un importante snodo logistico di passaggio dei pacchi contenenti la cocaina, provenienti dal Sudamerica.

Proprio tenendo sott’occhio loro la Guardia di Finanza di Messina ha scoperto la rete di contatti e di movimenti che si era formata intorno ai messinesi e ai “soci” catanesi, che si preparavano a invadere di droga l’Europa, grazie all’accordo con i referenti internazionali di tutto rispetto. Enormi quantità di coca, nei loro piani, avrebbe dovuto viaggiare su container per approdare anche in nord Europa.

L’Accusa ha poi chiesto di riconoscere la colpevolezza dei catanesi, condannandoli a: 22 anni e mezzo Salvatore Alfio Zappalà, 11 anni e 10 mesi Carmelo Antonio Sangricoli, 8 anni e 9 mesi Luigi Mariutti.

La prossima settimana il giudice per l’udienza preliminare Marino sentirà i loro difensori – tra loro il messinese Salvatore Silvestro – poi emetterà il verdetto. Gli altri 4 indagati coinvolti hanno invece optato per il rito ordinario, e sono stati rinviati a giudizio. Il processo per loro comincerà in autunno.