Coronavirus

Caos sui poteri ai sindaci. De Luca: “Si rischia il suicidio economico dei piccoli imprenditori”

Cosa sia accaduto nella notte non si sa, ma tra quanto dichiarato dal premier Conte e il nuovo Dpcm ci sono differenze. Le polemiche si sono scatenate subito, soprattutto perché nel provvedimento manca il riferimento del potere ai sindaci. Per la verità non si capisce chi dovrebbe prendere la decisione di stabilire il coprifuoco in caso di situazione allarmante e in quale modo dovrebbe far rispettare l’ordinanza. Non è una lacuna di poco conto. Sin dalle prime ore del mattino quindi i sindaci hanno fatto notare le discrepanze.

De Luca bacchetta Conte

Ovviamente il sindaco di Messina non si è fatto sfuggire l’occasione per bacchettare Conte per una lacuna che comunque dovrà essere colmata a livello nazionale per evitare il caos. A chi spetta chiudere le vie o le piazze in caso di situazione a rischio? Ai sindaci come detto da Conte, ai prefetti, ai presidenti delle Regioni? Ma De Luca affonda il colpo anche sulle misure a metà, ovvero quei provvedimenti ad orari o divieti che colpiscono migliaia di piccoli imprenditori (settore ristorazione e settore eventi e ricevimenti) mantenendoli però in vita.

Una morte lenta

Non li fanno chiudere evitando così di dover dare un ristoro adeguato ma li lasciano aperti con tante di quelle limitazioni che moriranno per agonia. Una morte lentissima e senza soldi. Ed è con questi imprenditori, che frattanto hanno ricevuto cartelle esattoriali, escono da un lockdown che li ha messi in ginocchio che si schiera De Luca. “O li aiutiamo o moriranno. E non si aiutano con le promesse”. Il sindaco annuncia poi l’ordinanza per i turni nelle scuole (e negli uffici) ed invita il premier ad ascoltare la sua prossima diretta facebook….

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