LA LETTERA

Coronavirus. Alessio, messinese a Milano: “Restate a casa, proteggete la città”

«Cari messinesi, mi chiamo Alessio Campo, ho 24 anni e sono un meridionale come voi, uno dei tanti emigrati dal sud, da quella bellissima città che si chiama Messina. A novembre 2017 mi sono trasferito a Milano con la mia famiglia per costruire un futuro migliore. Perché si sa, di questi tempi noi del sud dobbiamo sempre cercare fortuna altrove. Lavoro in una fabbrica che produce vernici e ringrazio Dio tutti i giorni per aver avuto la fortuna di trovare datori che mi fanno sentire a casa, come se fossero la mia famiglia.

Non vi nascondo che non è stato facile. Ho passato periodi bui perché non riuscivo ad ambientarmi. Sarei scappato da un momento all’altro ma, grazie a mia moglie che mi ha sempre dato la forza di rialzarmi, oggi sono ancora qui. E so che forse ci resterò per sempre anche perché più vado avanti e più mi accorgo che sarà difficile tornare in Sicilia, a Messina. Spero di non farmi prendere dalla rabbia e di non ritrovarmi un giorno ad odiare la mia terra, perché in fondo nel mio cuore la speranza di tornare e trovare lavoro lì non si è ancora spenta, anche se qui sto bene.

Mi dispiace tantissimo per tutto quello che sta accadendo, per tutte le vittime di questo maledetto virus, anch’io se potessi tornerei giù a riabbracciare i miei familiari. Ma non lo faccio e non lo farò per il bene della mia città. Non vorrei adesso sembrare cattivo, ma a tutti quelli sono scappati incoscientemente vieterei il rientro in Lombardia. Spero che tutto si risolva per tornare giù più forti di prima. Un abbraccio virtuale a tutti i messinesi. Io resto a casa. Fatelo anche voi. Ce la faremo».