Politica

Coronavirus, denuncia Viminale. Germanà e Siracusano: #iostoconDeluca

Mentre De Luca replica al ministro “lo Stato vuole la mia testa. Non mi fermano, ci vediamo in Tribunale”, inizia l’alzata di scudi in suo favore da parte di consiglieri, deputati, rappresentanti politici. A scendere subito in campo, ad esempio sono i due parlamentari azzurri Nino Germanà e Matilde Siracusano. Entrambi si schierano con De Luca.

Germanà: in gioco migliaia di vite

Posso comprendere che nella foga della difesa della propria città, che da giorni reclama a gran voce soluzioni per evitare il diffondersi dell’epidemia, il Sindaco De Luca non abbia tenuto in debita considerazione il garbo istituzionalescrive Nino Germanà– Ma stupisce che il Ministero dell’Interno, pur avendo novanta giorni a disposizione, nella fase di crisi che stiamo vivendo, abbia trovato il tempo di dedicarsi alla querela per vilipendio, mentre ogni istante potrebbe essere decisivo per salvare vite umane. Mi auguro che il Viminale provveda, con la stessa celerità, a verificare se ci sono gli estremi per una denuncia penale per omessa vigilanza e procurata epidemia a carico delle Autorità statali preposte al controllo della mobilità dello stretto di Messina, circostanza rispetto alla quale sto predisponendo un atto di sindacato ispettivo”.

Siracusano: Cateno difende Messina

Stessa posizione per la collega di Forza Italia Matilde Siracusano che tuona affida a facebook le sue considerazioni. “Quale sarebbe il torto del sindaco di Messina? Forse quello di difendere con passione la sua città? Forse qualcuno a Roma si impressiona per qualche parola sopra le righe? Lasciatemelo dire: io sto con Cateno De Luca! Nella gestione dell’emergenza Coronavirus il governo e il Ministero dell’Interno hanno inanellato un errore dietro l’altro, creando caos nella popolazione, causano il pericolosissimo esodo da Nord a Sud, non mettendo in atto le misure adeguate per contenere la diffusione del virus. Se le azioni e le denunce, anche eclatanti, del sindaco De Luca valgono una segnalazione all’autorità giudiziaria per vilipendio da parte del ministro Lamorgese, allora nei palazzi romani non hanno capito quanto la cittadinanza sia realmente preoccupata e come la situazione nelle regioni del Mezzogiorno sia esplosiva. Forse ai membri dell’esecutivo servirebbero meno teorie, meno ordinanze tardive, meno illeggibili Dpcm, e più pragmatismo”.